New York dichiara guerra al crimine “dall’alto”: a combatterla sarà un esercito di droni
C’è un nuovo sceriffo in città – e vi spia dall’alto. Questo fine settimana a New York verranno spiegati i nuovissimi droni di sorveglianza in dotazione alle forze dell’ordine della Grande Mela, incaricati di sorvegliare l’ordine pubblico dall’alto senza la necessità di dispiegare fisicamente agenti. L’occasione sarà quella dei festeggiamenti per J’ouvert, che commemora l’abolizione della schiavitù e che ogni anno attira un gran numero di immigrati caraibici – oltreché una significativa presenza di polizia – per le strade di Brooklyn.
A New York numerosi casi di accoltellamenti
Negli scorsi anni sono stati infatti numerosi i casi di accoltellamenti e sparatorie nel corso dell’evento, in qualche caso addirittura mortali. Il caso più eclatante fu la morte nel 2015 di un assistente dell’allora governatore Andrew Cuomo a causa di un proiettile vagante. Kaz Daughtry, assistente del Commissario della Polizia di New York, ha affermato che i droni reagiranno a «chiamate non prioritarie e prioritarie» al di fuori del percorso della parata – che partirà da Grand Army Plaza e si concluderà su Nostrand Avenue.
L’utilizzo dei droni
«Se un chiamante afferma che c’è una grande folla, una grande festa in un cortile, utilizzeremo le nostre risorse per andare a controllare la festa per assicurarci che la chiamata sia fondata o meno», ha detto Daughtry durante un briefing. Come molte altre metropoli in giro per il mondo, New York sta iniziando a utilizzare sempre più spesso droni per fini di pattugliamento. Secondo i dati forniti da City Hall, quest’anno la polizia ha li ha già utilizzati 124 volte, contro le sole quattro di tutto il 2022 (compreso il crollo di un parcheggio a Manhattan e una ressa a Times Square). E, con buona probabilità, il loro impiego aumenterà esponenzialmente nei prossimi mesi – dal momento che il sindaco Eric Adams è rimasto sbalordito dal loro impiego da parte delle forze dell’ordine israeliane in una recente visita nel Paese mediorientale.
New York, la lotta contro la criminalità
Si preannunciano insomma tempi duri per i criminali. Ma non sono solo questi ultimi a esprimere preoccupazioni. Per motivi diametralmente opposti la nuova tecnologia è infatti osteggiata anche dalle organizzazioni per la tutela della privacy e delle libertà civili, secondo cui l’uso dei droni potrebbe di fatto dare forma a un Grande Fratello orwelliano. L’attuale legislazione impedisce infatti abusi da parte degli agenti di polizia, tacendo tuttavia sui limiti per l’utilizzo di droni et similia. L’unica garanzia, almeno per il momento, consiste nell’obbligo per la polizia di cancellare le registrazioni audiovisive entro 30 giorni. (ITALPRESS).