
Orrore in Alto Adige, 14enne violentata da due uomini alla festa di paese: sono ancora a piede libero
Una brutalità continua, che non lascia tregua e rinfocola a ogni nuovo, drammatico episodio, l’emergenza. La cronaca di queste ore registra l’ennesima violenza sessuale ai danni di una 14enne, aggredita da due uomini durante una festa di paese. Stavolta siamo in Alto Adige, e lo stupro risale a luglio. Così come la denuncia della vittima. Ma i due autori dell’orrendo abuso – residenti fuori regione – sono ancora a piede libero. Il rischio di una recidiva è forte, anche perché – stando alle ricostruzioni del caso – i due aggressori, la sera dello stupro della 14enne, avrebbero prima molestato un’altra ragazza. E poi assalito la minorenne.
Alto Adige, 14enne violentata durante una festa di paese
Intervistato dal Corriere dell’Alto Adige, il sindaco della località dove è avvenuta la violenza sessuale – rimasta coperta dall’anonimato in segno di rispetto della privacy della vittima – si è espresso con toni duri sulla vicenda. E profondamente colpito da quanto accaduto, ha commentato: «Come sempre quando si sente parlare di stupri e violenze sessuali sulla stampa, si ha l’impressione di avere a che fare con cose lontane. Che mai potrebbero succedere in casa propria. Purtroppo però non è così. Una cosa del genere non sarebbe dovuta succedere. Ed è nostro preciso dovere fare qualcosa perché non si ripeta mai più. Io stesso farò il possibile, chiedendo di intensificare i controlli».
Alto Adige, 14enne violentata a una sagra: i due aggressori sono ancora a piede libero
Intanto, sul fronte delle indagini che i militari dell’Arma stanno conducendo, con il coordinamento della Procura, si apprende che mentre i due responsabili delle violenze sono ancora in libera circolazione, è stato attivato il Codice Rosso: la legge a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti. Un provvedimento su cui la Camera, proprio l’8 settembre, ha varato nuove norme sulla violenza domestica e di genere che snelliscono e velocizzano i procedimenti. E accrescono le possibilità d’intervento dei procuratori.
Casi di violenza sessuale in Alto Adige, l’ultimo precedente
Del resto, lo abbiamo detto in apertura: quello della recrudescenza di un fenomeno odioso come quello della violenza sessuale è un dato sempre più all’ordine del giorno. Solo per rimanere in Alto Adige, infatti, la notizia dell’orrore inferto alla 14enne a luglio arriva a ridosso di un altro caso di stupro che ha profondamente scosso quei territori. Una vicenda che risale sempre a quest’estate – era la notte tra il 18 e il 19 agosto – quando una 20enne è stata violentata nei bagni di un locale di Merano (Bolzano). Un caso speculare a quello emerso oggi, solo l’ultimo. Una vicenda che, anche in quel caso, ha profondamente scosso la comunità locale.
Violenza sessuale, una vera e propria emergenza
In questo caso, però, gli inquirenti sono arrivati subito all’individuazione e alla cattura del responsabile: un 30enne straniero residente in zona, denunciato e trasferito in un primo momento in pronto soccorso dopo essere stato picchiato dagli amici della vittima. Non solo. Come riferisce nel dettaglio Il Giornale, «la Questura di Bolzano ha anche avviato un procedimento amministrativo nei confronti del locale dove è avvenuta la violenza». Ma ancora una volta il precedente non ha funzionato da deterrente per i successivi violenti che, senza scrupoli o timori, hanno compiuto quello che si erano prefissi per quella serata: tentando prima su una preda e riversando poi tutto l’orrore possibile su una seconda vittima…