Paracadutista, pluridecorato, ex-Wagner: ecco Troshev, neo-coordinatore dei volontari russi in Ucraina
È un veterano dell’Afghanistan e delle due guerre in Cecenia, oltre che della Siria e dell’Ucraina ma, soprattutto, il colonnello in pensione Andrey “Sedoy” (capelli grigi) Troshev, ex-capo di Stato maggiore della Wagner è colui che si era rifiutato di seguire Evgheny Prigozhin nell’ammutinamento di giugno. E aveva offerto la sua lealtà ai vertici della Difesa russa che lo aveva integrato nell’organigramma del ministero.
Ora è stato deciso che sarà proprio Troshev a coordinare tutta l’attività dei gruppi di volontari in Ucraina.
Pluridecorato, due volte insignito dell’Ordine della Stella Rossa per il suo servizio in Afghanistan, due volte dell’Ordine per il coraggio e di una medaglia dell’Ordine al merito per la Patria, per il suo operato in Cecenia, eroe della Russia nel 2016, per aver comandato l’attacco a Palmira contro l’Is, l’ex-militare che ora ha 70 anni, originario dell’allora Leningrado, dove si era diplomato all’Accademia di artiglieria, è stato inserito nell’elenco delle persone colpite da sanzioni dell’Unione europea già nel dicembre del 2021 per il suo ruolo in Siria, in particolare nella regione di Deir ez-Zor, quindi per “il contributo cruciale alla guerra di Assad”.
Prima dell’incidente aereo in cui è morto Prigozhin il 23 agosto, Dmitri Utkin – al cui nome veniva associato Troshev in passato, e insieme a cui era al ricevimento del Cremlino del dicembre del 2016 in cui furono distribuite le onorificenze più alte – e diversi altri comandanti della Wagner, Putin aveva offerto ai mercenari della compagnia di passare sotto il suo comando nella riunione al Cremlino che avrebbe dovuto essere pacificatoria, il 29 giugno scorso.
Troshev, paracadutista dei corpi di artiglieria, era stato colonnello della polizia del Sobr (la squadra speciale di reazione rapida del ministero degli Interni) del distretto di San Pietroburgo e degli Omon, sempre del ministero degli Interni, per il distretto nord occidentale.