Piantedosi: cambieranno le norme sui minori non accompagnati. E Conte “sciacallo” andrà a Lampedusa
Lampedusa scoppia. Gli sbarchi si susseguono. E si sono registrate scene ad alta tensione tra i migranti stipati sul molo e le forze dell’ordine. Una situazione di massima allerta di cui approfitta subito Giuseppe Conte, che intende recarsi sull’isola la prossima settimana. Dimenticando in modo molto disinvolto di avere governato con chi faceva dell’accoglienza indiscriminata dei migranti una bandiera. Dunque il M5S dovrebbe rallegrarsi se tante “risorse” arrivano sulle nostre coste visto che accusavano di razzismo la Lega e la destra.
Speculazione politica sugli sbarchi a Lampedusa
Invece pensano di speculare politicamente sugli sbarchi. Oggi il ministro degli Interni Piantedosi, rispondendo proprio a un’interrogazione del M5S, ha spiegato quali sono gli ostacoli burocratici che impediscono i respingimenti dei clandestini. ”I numeri dei minori stranieri non accompagnati, o che si dichiarano tali – ha detto – sono cresciuti a dismisura e la pressione insostenibile esercitata sul sistema dell’accoglienza rende necessaria una riflessione sulla disciplina normativa” che riguarda la procedura per ”l’accertamento della loro età”.
Piantedosi: nuove misure sui migranti che si dichiarano minorenni
Con questi interventi – ha precisato – “non si vuole in alcun modo ridurre le tutele, ma velocizzare le procedure e non disperdere le risorse destinate ai minori, concentrandole su chi davvero ne ha diritto. Si tratta di un’esigenza fortemente avvertita da tutti i sindaci e Amministratori locali, di qualsiasi orientamento politico e, per questo, il Governo ha allo studio ogni possibile soluzione”.
Piantedosi ha spiegato che, ”nel caso sussistano dubbi sull’età dichiarata” dal minore la normativa ”rimette alle autorità di pubblica sicurezza, coadiuvate da mediatori culturali e alla presenza del tutore o dei tutori provvisori se già nominati, l’accertamento dell’età”. Inoltre la stessa disciplina ”prevede che, qualora anche dopo l’accertamento socio-sanitario permangano dubbi sulla minore età, questa si presume ad ogni effetto di legge”, ha sottolineato il ministro dell’Interno.
Piantedosi: la procedura attuale fa perdere tempo e risorse
Quindi questa ”procedura presenta elementi di complessità e lascia tuttora margini di incertezza rispetto al reale dato anagrafico del migrante”, ha detto. ”Segnalo che, in questo quadro, le eventuali dichiarazioni non veritiere sull’età del migrante non solo determinano un aggravio procedurale e un allungamento dei tempi tecnici dell’accertamento, ma rischiano di attribuire a giovani adulti un trattamento riservato dalla legge ai minori non accompagnati in quanto categoria particolarmente vulnerabile e quindi meritevole di speciale protezione – ha continuato – Con ciò, di fatto, sprecando importanti risorse destinate ai veri minorenni”.