Porro sbugiarda la sinistra con un video: “Conte e Draghi non rispondevano alle domande, non Meloni”
E’ ora di finirla con la solita litania (faqlsa) che il premier Meloni sia “allergica alle domande” dei giornalisti. E’ una deformazione della realtà bella e buona da parte di chi ha memoria, cortissima. Nicola Porro sbugiarda la sinistra, le opposizioni e, in ultimo la Schlein e la Gruber che alla festa del “Fattob quotidiano” hannno riperticato la favoletta. Guardare Conte e Draghi per credere. Il conduttore di “Stasera Italia” (ha preso il timone al posto di Barbara Palombelli) ha fatto vedere due video. A non rispondere alle domande e a trattare con sufficienza i giornalisti sono stati proprio i due precedenti premier. Anzi, dice Porro, a rispondere molto meno a domande molto sensibili sono stati ben altri. Le prove? Due video tratti dalle conferenze stampa dei due precedenti presidenti del Consiglio in due momenti critici.
Bentornati a #StaseraItalia! Meloni secondo la stampa è "allergica alle domande"
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— Stasera Italia (@StaseraItalia) September 8, 2023
Da Conte a Draghi: “Non rispondiamo alle domande”
Con Giuseppe Conte siamo al 2 maggio del 2019, in piena emergenza Covid. “No niente domande, se mi permettete sono stato molto esauriente…”. In questo caso i giornalisti si sono lamentati, come si vede e si sente dal video proposto. Hanno rumoreggiato: “Una domanda semplice”, implorano. Ma lui si alza e se ne va. Diverso il discorso con Mario Draghi. Siamo al gennaio 2022 e all’ordiine del giorno c’era l’elezione del presidente della Repubblica, momento istituzionale molto rilevante per la politica italiana. Ebbene, Draghi era uno dei protagonisti “quirinabili”, come tutti ricordano. Così “gelò” e congedò i colleghi che pendevano dalle sue labbra: “Vi dico che non ho intenzione a rispondere ad alcuna domanda che riguarda il quirinale e altre cose”. I cronisti in questo caso incassarono la nodisponibilità del premier senza troppe polemiche.
Porro ammutolisce i giornlisti di sinistra: ad avere cattivi rapporti con la stampa non è la Meloni
Morale della favola, i temi sono due: la memoria corta e la volontà di attaccare purchessia, confidendo nella cattiva memoria degli italini. No, gli italaini ricordano chi ewra a non dare udienza ai giornalisti. Non bisaogna neppure fare ricerche troppo approfondite, basta andare su google e fare una piccola indagine andando indietro nel tempo. Dunque, terzo elemento, pur di attaccare Giorgia Meloni ci si attacca a tutto: anche imputarle un cattivo rapporto con la stampa che non esiste. Due video e due momenti molto illuminanti per comprenderlo.