Quattro spacciatori africani liberi per una clamorosa svista: in tribunale manca il narcotest

4 Set 2023 16:30 - di Davide Ventola
droga, narcotest

Quattro pregiudicati africani trovati in flagrante con oltre tre etti di droga in un appartamento di Roma Nord restano liberi e il processo è saltato per un motivo incredibile: in tribunale non è arrivato il narcotest. Così i quattro indagati (due originari del Burundi, uno del Ruanda e uno della Tanzania) sono stati rilasciati. Anche se, come riporta Repubblica, i loro precedenti raccontano di un passato di spaccio, se le loro età (tra i 51 e i 61 anni) fa intuire che non si tratta di pusher alle prime armi e se, come è scritto negli atti, c’è “il pericolo concreto e attuale” che i quattro, assistiti dall’avvocato Ettore Iacobona, tornino a spacciare.

Una svista «molto grave», ha commentato in aula il giudice che ha firmato l’ordinanza, Federico Bona Galvagno restituendo gli atti al pm Santina Lionetti. Toccherà al pm, adesso portare avanti le indagini, perché sulla base di quanto il giudice scrive nell’ordinanza. I soldi sono stati sequestrati anche perché, continua il giudice, c’è «il concreto e attuale pericolo che non servano per il sostentamento degli indagati, ma per comprare altra droga da spacciare».

Solitamente la droga sequestrata viene fatta analizzare e tra gli atti è possibile leggere la frase “ positiva al narcotest”. Non in questo caso. Il giudice lo scrive nell’ordinanza in cui è costretto ad affermare che “l’arresto non risulta legittimamente eseguito”. Infatti la sostanza sequestrata “ non risulta essere stata sottoposta al narcotest”, dice il magistrato con un certo stupore.

Quando la polizia è entrata nel loro appartamento vicino Ottavia, riporta Il Messaggero, le prove che i quattro fossero dediti all’attività di spaccio non mancavano e tanto meno la droga: 314 grammi di eroina, sostanza per tagliare lo stupefacente e diverse centinaia di euro in contanti.

 

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