“Riposi in pace”: l’ira del web per i post di cordoglio alla morte di Messina Denaro. Utenti scioccati: atroce

25 Set 2023 12:30 - di Lara Rastellino
Messina Denaro cordoglio

Messina Denaro, ora è la sua morte a suscitare choc, indignazione e rabbia. O meglio, sono le reazioni e i commenti di cordoglio alla dipartita del boss, quelli che invocano preghiere e pace eterna per l’estinto, a scatenare l’ira e lo sconcerto di chi oggi si è ritrovato a incappare nelle decine e decine di messaggi di commiato e di vicinanza ai familiari. Un grido di dissenso che risuona nell’hashtag «Immensa vergogna» e che scatena l’allarme di una glorificazione del Padrino inaccettabile. Perché se è vero che ogni decesso è seguito da una sorta di beatificazione del defunto, è pur vero che nel caso di Messina Denaro c’è davvero poco o nulla da salvare. Anche per questo, con schiettezza d’animo e chiarezza d’intenti, proprio in queste ore, a ridosso del profluvio di commenti e messaggi a dir poco inappropriati, tra i tanti il vicepremier e ministro Matteo Salvini, riportando la notizia della morte del bos dei boss, ha rilanciato: «La preghiera non si nega a nessuno. Ma non riesco a dire che mi dispiace»…

Messina Denaro, decine e decine di post di cordoglio per la morte del boss: gli utenti s’indignano

Cosa invece che pare stia riuscendo a molti, almeno online. E allora: «Condoglianze alla famiglia». «Riposi in pace e tranquillità». «Che il Signore lo abbia in gloria e lo perdoni, pace all’anima sua», sono solo alcuni dei messaggi piovuti in rete che stanno scatenando clamore, sgomento e rabbia. Decine di messaggi di questo tenore comparsi sui social sotto l’annuncio della morte di Matteo Messina Denaro, spentosi nell’ospedale dell’Aquila dove era ricoverato dall’inizio di agosto. «Condoglianze alla famiglia. Per me un amico d’infanzia. Poi ognuno di noi fa le sue scelte di vita… Comunque non sta a noi giudicare», scrive per esempio un certo Gaspare. «Condoglianze alla famiglia, a me dispiace tanto perché io non giudico nessuno se non vedo – dice invece Gessica –. A me dispiace tanto sia che è stato preso. Sia che è morto. Riposa in pace zio Matteo, tranquillo che quasi tutto Castelvetrano è dispiaciuta per la tua morte, perché il bene c’è sempre e la morte non si augura a nessuno».

Il commento scioccato di un cugino del boss: «È atroce il cordoglio social»

Un inno alla glorificazione di un falso mito, che la cronaca di anni di sangue e latitanza sembrano non voler scalfire in chi oggi si rammarica per la scomparsa del capomafia, spietato nella gestione del suo potere e arrogante nella latitanza blindata, rivendicata e ostentata come un successo di fronte agli inquirenti persino nel giorno del suo arresto. Fortunatamente, però, a spezzare la catena del cordoglio social interviene anche chi s’indigna. Chi non ha dimenticato l’orrore di cui il boss si è macchiato. E chi non considerare la morte un colpo di spugna che cancella in un istante una vita di violenza e criminalità. E allora, nel profluvio di commenti e repliche, salta agli occhi quanto dichiarato all’Adnkronos da Giuseppe Cimarosa, cugino dell’ex primula rossa (la madre Rosa Filardo è cugina di primo grado del capomafia), che da anni ha fatto una scelta di vita diversa. Rinnegando quell’ambiente. Come troncando ogni rapporto con la famiglia del padrino.

«Avrebbe dovuto scontare più a lungo la sua pena e iniziare a collaborare con la giustizia»

«Quello che mi dispiace – ha detto il lontano parente di Messina Denaro – e lo dico non per vendetta ma per giustizia, è che in carcere abbia trascorso così poco tempo. È morto troppo presto. Avrebbe dovuto scontare più a lungo la sua pena, sperando che, facendosi un esame di coscienza, per una volta facesse la cosa giusta: iniziare a collaborare con la giustizia. Questo è quello che mi dispiace di più». E ancor più del dispiacere e del rammarico, è lo sconcerto che Cimarosa denuncia a seguito di quelle centinaia di messaggi di cordoglio alla famiglia del boss apparsi sui social. «Sono sgomento – ha commentato il cugino del capomafia interpellato dall’Adnkronos –. Vedere quanti messaggi di condoglianze e vicinanza ai familiari sono arrivati da parte dei miei concittadini e non solo, persone comuni, mi sconvolge. Sono tanti, troppi; sono molto demoralizzato; sono messaggi terribili. Ancora di più perché non si tratta di coetanei del boss, tanti sono ragazzi. Anche più giovani di me. È atroce».

Messina Denaro, c’è chi s’indigna per il cordoglio e ricorda le sue vittime

E insieme a Cimarosa, sono tanti gli utenti indignati e offesi per il commiato social intestato a Messina Denaro. Uno tra loro, in particolare, osserva: «Contando il numero di “condoglianze alla famiglia” si può fare un rapido calcolo della diffusione della cultura mafiosa della cittadina. E per favore, al prossimo show televisivo non venite a lamentarvi che Castelvetrano viene erroneamente narrata come cittadina mafiosa. Ma siate sinceri e palesatevi come sostenitori della mafia quali siete: tutti ed indistintamente». Infine, una chiosa che replica in un sol colpo a tutti i messaggi di rimpianto e di pace indirizzati a boss e familiari: «Rinnovo le mie condoglianze a tutte le vittime provocate dal signor Messina Denaro. Che questo momento vi doni un po’ di pace». E Mary aggiunge: «Quelli che scrivono condoglianze che problemi hanno??? Un po’ di rispetto per le vittime che non ci sono più». Infine Elvis, prende le distanze e ampliando il raggio della polemica posta: «Leggo i commenti e da Castelvetranese provo un’ immensa vergogna. La Sicilia è una terra meravigliosa, confido che i nostri figli possano cambiarla in meglio».

Il sindaco di Campobello di Mazara: speriamo che ora si possa voltare pagina

E l’augurio di un profondo cambiamento evocato da quell’utente, torna ora anche nelle parole di Giuseppe Castiglione, il sindaco di Campobello di Mazara (Trapani): il paesino in cui Messina Denaro abitava prima del suo arresto. «La morte di Matteo Messina Denaro è la fine di un percorso di vita terrena che tutti si aspettavano da un giorno all’altra. Ma è soprattutto – ha rilevato il primo cittadino – un senso di definitiva liberazione di questa parte di Sicilia, che purtroppo ha pagato un prezzo altissimo. Speriamo si possa voltare pagina». e, ha poi concluso, «speriamo non ci siano successori di Messina Denaro e che lo Stato possa continuare a garantire una ripartenza di questa fetta di territorio martoriata e messa in ginocchio».

 

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