Sanatoria sui contanti “nascosti”, il governo smentisce gli strani annunci del “Corriere”
E’ il “Corriere della Sera” – quotidiano che come quasi tutti ha rilevanti partecipazioni bancarie – a lanciare la notizia, in apertura e con la massima evidenza, di una sanatoria allo studio, da parte del governo, sui contanti e i valori non dichiarati al fisco, in gran parte nascosti nelle cassette di sicurezza delle banche. Una notizia smentita categoricamente dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo, nel giorno in cui su alcuni giornali, “Repubblica” in testa, arrivano i primi attacchi al governo sulla tassazione degli extraprofitti delle banche.
Sanatoria sui contanti, le banche e la smentita del governo
C’è un nesso, una linea che unisce le due “comunicazioni” di fonte industriale, un segnale sui presunti trattamenti di favore a chi evade il fisco rispetto a chi denuncia profitti extra? Chissà, ma intanto Maurizio Leo è costretto a smentire con una nota ufficiale: “Contrariamente a quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa, smentisco categoricamente che è allo studio una ‘ voluntary disclosure ‘ per far emergere valori e contanti detenuti nelle cassette di sicurezza. È un tema peraltro del quale non mi occupo e non mi sono mai occupato. Forse il giornalista, serio commentatore economico, avendo acquisito informazioni da fonti parlamentari, con un sillogismo ha ritenuto che fossi io al lavoro su tale ipotesi”, dichiara il viceministro dell’Economia e delle Finanze Leo. “L’unica misura alla quale ho lavorato è la tregua fiscale ove si prevedeva che il contribuente in debito col fisco pagasse tutto il dovuto, con una sanzione ridotta. Ad ogni modo, proprio in virtù del ruolo da me ricoperto come responsabile delle finanze rimango fermamente contrario a forme di regolarizzazione del contante non dichiarato al fisco”, sottolinea.
Le cassette di sicurezza sono circa un milione
Nell’articolo del “Corriere“, si parla esplicitamente di una voluntary disclosure sui patrimoni liquidi occulti con l’emersione di contanti e valori dalle cassette di sicurezza delle banche e la regolarizzazione con un’aliquota unica del 23%, per fare cassa nella prossima Legge di Bilancio. Le cassette di sicurezza nelle banche italiane sono circa un milione e mezzo: costano 150 euro al mese e custodiscono valori per 150 miliardi di euro. A proporre la sanatoria, spiegava oggi il Corriere della Sera, è il viceministro Fdi all’Economia Maurizio Leo. Che però, piccolo particolare, non ne sa nulla.