Santori attacca il pesto genovese: può essere pericoloso come la cannabis, nuoce a chi è allergico…
Sceneggiata di Mattia Santori, leader delle Sardine, in consiglio comunale a Bologna. Dove ha affermato che il pesto è nocivo quanto la cannabis. Un attacco a un’eccellenza culinaria italiana che segue lo strambo invito ai consiglieri ad andare a visitare una piantagione di cannabis. E quello ai bolognesi a consumare cannabis in piazza contro il decreto governativo che ha inserito il cannabidiolo nella lista delle sostanze stupefacenti.
Santori si è presentato con due vasetti. “Questo è un vasetto di pesto di una nota marca italiana e questo è un vasetto di infiorescenze di Cbd di una nota marca italiana. Entrambe le aziende che producono questi vasetti possiedono la partita Iva, pagano le tasse e i dipendenti, rischiano capitale proprio”. “Entrambi – ha proseguito – sono legali e sono Made in Italy”.
“Entrambi i prodotti contengono rischi per la salute – ha aggiunto – il pesto può contenere tracce di frutta con guscio, che per le persone allergiche può essere mortale, come gli zuccheri per le persone diabetiche. Ma possono avere benefici per la salute: il pesto perché fa parte di una dieta equilibrata e il Cbd per suoi riconosciuti effetti analgesici, antinfiammatori e antiepilettici”.
Una provocazione campata per aria, soprattutto perché il paragone è inammissibile e infondato. Commenta Stefano Cavedagna, capogruppo di FdI in consiglio comunale: “La sardina vuole anche ‘100 cannoni’ in piazza Maggiore, quando troppi giovani vengono rovinati ancora dalla droga. Per questo i ragazzi di Gioventù Nazionale dal 15 settembre distribuiranno in tutte le scuole un volantino che spieghi gli effetti nocivi della cannabis”.