Schiaffo a Biden, il Washinton Post gli consiglia di farsi da parte: troppo anziano e stanco
Dovrebbe dire no a se stesso. Il consiglio a Joe Biden a uscire di scena viene da un blasonato opinionista del Washington Post con ottime entratura, David Ignatius. Che ha pubblicato un articolo molto letto nel quale spiega diffusamente perché il presidente Usa non dovrebbe candidarsi nel 2024.”Non sei invecchiato nemmeno di un giorno”, ha detto a Biden il segretario generale vietnamita Nguyen Phu Trong, durante il recente viaggio del presidente americano ad Hanoi. Ma negli States la pensano diversamente.
Washington Post: Biden dovrebbe ritirarsi
Ignatius da voce all’opinione pubblica americana che da mesi discute sull’opportunità che il presidente ottantenne resti in pista. Anche una fetta di elettori democratici è preoccupata per l’età del presidente. Alla memoria scorrono le immagini della caduta di Biden su un sacco di sabbia durante una cerimonia a West Point o quando in conferenza stampa in Vietnam è apparso esausto. L’articolo del Washinton Post si rivela una bomba anche perché Ignatius è uno di quei vecchi editorialisti – insieme a Tom Friedman e David Brooks – che Biden ama leggere.
Ignatius consiglia all’amico di non ricandidarsi
Chissà – si chiede il Corriere della Sera – se vedere quel che gli dice oggi lo farà riflettere. Gli elogi all’amico Joe non mancano. Per le leggi approvate nel suo primo mandato, per la vittoria del partito nelle elezioni di midterm a novembre, per aver difeso l’Ucraina senza far entrare l’America direttamente in guerra con la Russia. Ma adesso è venuto il tempo di farsi da parte, è il messaggio. “Biden non è mai stato bravo a dire di no”, scrive Ignatius che lo ricorda come “l’amicone loquace” del Congresso dove lo conobbe quarant’anni fa.
Dovrebbe dire no a se stesso
Nel 2019 era senz’altro lui la persona giusta per vincere “la battaglia per l’anima di questa nazione”, però stavolta dovrebbe dire “no a se stesso”, ritirandosi dalla corsa per la presidenza nel 2024 perché “sarebbe la scelta più saggia per il Paese”. Il tempo è poco: il presidente Usa, acerrimo nemico di Donald Trump, ha un mese di tempo per decidere. Altrimenti – scrive il Washington Post – sarà troppo tardi per i potenziali democratici, inclusa la vicepresidente Kamala Harris, che è meno popolare di lui (al 39,5% secondo il sito FiveThirtyEight), per mettersi alla prova nelle primarie.
Tutti gli errori del presidente Usa
“Ha molte lodevoli qualità, ma il fatto è che ha fallito nell’ottenere appoggio nel Paese e anche nel suo stesso partito”. Vista l’età di Biden, aggiunge il giornalista, gli elettori punteranno l’attenzione su di lei. Tra le cose a cui Biden avrebbe dovuto dire di no, secondo il giornalista, c’era la scelta in primo luogo di Harris come vice (“un’amica del suo adorato figlio Beau”, morto per un cancro al cervello), il viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan e il coinvolgimento di suo figlio Hunter in aziende in Ucraina e Cina.