Scuola e Covid, Schillaci: «Nessun allarme, gli studenti sintomatici devono restare a casa»

22 Set 2023 10:23 - di Liliana Giobbi
schillaci

In caso di contagio si potrà andare a scuola con la mascherina, anziché restare a casa? «I pazienti e bambini sintomatici devono stare a casa, come per qualsiasi malattia respiratoria contagiosa», per «il tempo necessario perché la positività venga meno. Sono contagiosi soprattutto nei primi cinque giorni. Quello su cui ci stiamo concentrando e che stiamo ancora valutando è il comportamento di fronte a casi che siano positivi ma asintomatici». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, in un’intervista al “Corriere della Sera”, precisando che «si sta valutando se adottare raccomandazioni in base al contesto, cioè in base alla presenza di soggetti fragili o in assoluto».

Schillaci: la patologia non ha la stessa virulenza di prima

Quindi differenziare a seconda delle situazioni di classe in classe e di scuola in scuola è possibile? «Le nostre decisioni», risponde Schillaci, «saranno improntate a due concetti cardine. Il primo è che la patologia non presenta più le caratteristiche di virulenza del passato, pur avendo chiaro che i soggetti fragili, gli anziani, i pazienti oncologici e tutti i pazienti a rischio vanno protetti comunque. Il secondo è che dopo aver ricondotto il Covid nell’alveo delle patologie respiratorie trasmissibili, dopo aver tolto l’obbligo di isolamento per i pazienti positivi, stiamo valutando le necessità all’interno delle classi e delle scuole di proteggere i bambini, gli insegnanti, e il personale scolastico che presentano elementi di fragilità».

«Serve tranquillità, tutto è assolutamente sotto controllo»

¿Bisogna avere un atteggiamento di tranquillità, perché i numeri del contagio sono aumentati, in numero assoluto. Però c’è stata di mezzo l’estate e la riapertura delle scuole: due momenti in cui c’è una grossa circolazione di persone. Ma quello cui guardiamo oggi è quante persone poi vengono ricoverate negli ospedali e quante purtroppo finiscono nelle terapie intensive per una malattia più grave. Questo, oggi, è assolutamente sotto controllo».

Schillaci: le misure restrittive di una volta non sono più necessarie

«La nostra attenzione, sia in questa fase che in quella successiva che inizierà a partire dalla prossima settimana con la vaccinazione», spiega il ministro, «è diretta alle persone più anziane e fragili. E quindi anche per la scuola ci guideranno questi principi. Però senza imposizioni di misure che ci sembrano assolutamente da non prendere in considerazione. Stiamo studiando delle raccomandazioni che permettano di andare a scuola tranquillamente, senza ritornare alle misure restrittive di una volta, non più necessarie. Stiamo lavorando per arrivare a un documento congiunto che contenga queste raccomandazioni».

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