Smart working, mutui per le giovani coppie, soldi per i supplenti: le misure approvate dal Cdm
Proroga della garanzia per i mutui delle giovane coppie, dello smart working per i fragili e 55,6 milioni di euro per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie. C’è anche questo tra le misure approvate dal Cdm di ieri, che ha tra l’altro dato il via libera alla Nadef e alle norme che determinano una stretta sui migranti.
Mutui delle giovani coppie: il governo proroga le garanzie
La possibilità per le giovani coppie di richiedere l’accesso alle garanzie statali per l’acquisto della prima casa, inserita all’interno del dl sulle misure fiscali, è stata prorogata al 31 dicembre 2023. L’agevolazione riguarda i giovani di età inferiore ai 36 anni con un Isee non superiore ai 40mila euro l’anno, le garanzie sono estese fino all’80% del capitale. “La questione abitativa è prioritaria per questo governo” e “il governo continua a monitorare con attenzione” l’impatto della stretta della Bce “per adottare misure per le famiglie più svantaggiate e garantire la competitività delle imprese”, ha spiegato il ministro Giorgetti, anticipando durante il Question time la misura poi varata dal Cdm.
Confermato lo smart working per i lavoratori fragili
Prorogato fino alla fine dell’anno anche lo smart working per i lavoratori fragili. La misura riguarda sia i lavoratori del settore pubblico sia quelli del privato, che potranno continuare a svolgere la propria attività in modalità di lavoro agile. “Non ho mai avuto preclusioni ideologiche nei confronti dello smart working, che durante la pandemia ha garantito la continuità di moltissimi servizi e che ancora oggi rappresenta una opportunità. Molte aziende stanno continuando a utilizzarlo, non vedo quindi perché la stessa cosa non possa e non debba valere per la Pubblica amministrazione, tanto più nei confronti di chi è esposto a gravi rischi non dovuti soltanto al Covid-19”, ha spiegato il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, dicendosi “convinto dell’opportunità di dare maggiore attenzione ai cosiddetti fragili, ma ora che non siamo più nella fase emergenziale serve un differente approccio. Per questo motivo con la contrattazione collettiva nazionale per il comparto pubblico ci siamo occupati di regolamentare il lavoro agile come forma di prestazione lavorativa organizzata”. “La nuova disciplina – ha chiarito – prevede la sottoscrizione di accordi individuali tra singoli dipendenti e il dirigente responsabile, con l’indicazione degli obiettivi da raggiungere e dei risultati collegati. Un sistema che mette al centro il rapporto di fiducia con il dirigente, che è responsabile della performance del proprio dipendente, dell’individuazione degli obiettivi da assegnare e della misurazione di questi ultimi attraverso il controllo e il monitoraggio dell’attività svolta”.
Sbloccati 55,6 milioni per il pagamento delle supplenze brevi e saltuarie
Per quanto riguarda poi la scuola, il Cdm ha autorizzato la spesa di 55,6 milioni di euro per l’anno 2023 per consentire il pagamento dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico, a valere sulle risorse disponibili, relativamente all’anno in corso, del Programma operativo nazionale Istruzione 2014-2020. La misura consente di assicurare il pagamento tempestivo dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico svolti nel mese di settembre e coinvolge oltre 10mila docenti. “L’adozione di questa misura, che integra l’insieme di azioni migliorative delle condizioni economiche di tutto il personale scolastico, è una ulteriore conferma della costante attenzione che vogliamo rivolgere ai lavoratori della scuola”, ha commentato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.