Sondaggio del Corriere: FdI resta sopra al 30%. Opposizione al palo, Renzi ultimo tra i leader
Nonostante un agosto complesso con l’aumento dell’inflazione, l’emergenza sbarchi e l’annuncio del ministro Giorgetti di una manovra “realistica”, il governo Meloni tiene nel consenso degli italiani con l’opposizione che rimane al palo. È quanto emerge dal sondaggio del Corriere della Sera, firmato da Nando Pagnoncelli.
Nel dettaglio, Fratelli d’Italia, resta stabile oltre al 30 per cento perdendo solo qualche decimale, lo 0,2% «ed è al 30,2%, – si legge sul Corriere – così come la Lega (-0,3 a quota 8,1%) e Noi Moderati (-0,2%). Ma queste piccole erosioni sono sostanzialmente compensate, per il centrodestra, dalla crescita apprezzabile di Forza Italia, che recupera lo 0,6% rispetto a luglio e si riporta al 6,6%, frutto presumibilmente del posizionamento moderato all’interno della coalizione, in particolare riguardo ai rapporti con l’Europa».
Centrodestra stabile, il centrosinistra perde quasi un punto
Il «relativo malessere» degli italiani per le contingenze estive «non produce tuttavia sostanziali cambiamenti nello scenario di voto». Resta invece al palo l’opposizione guidata da Schlein e Conte.«Nell’ambito del centrosinistra, il Pd ha un piccolissimo incremento, dello 0,2%, e si posiziona al 19,5%. Arretrano invece di qualche decimale sia Alleanza Verdi Sinistra (-0,4%), sia +Europa (-0,5%), penalizzati forse da una ridotta visibilità nel corso dell’ultimo mese. Complessivamente la coalizione perde lo 0,7%. Il Movimento 5 Stelle conferma il proprio risultato, collocandosi al 16,4%. Nell’ambito delle due formazioni centriste solo qualche piccolo mutamento, anche in questo caso presumibilmente dovuto alla diversa visibilità dei due leader. Il recente protagonismo di Matteo Renzi produce una piccola crescita di Italia viva (+0,3% al 3,3%) a scapito di Azione (-0,4% al 3,5%)».
Nel sondaggio del Corriere Tajani penalizzato per la posizione contro extraprofitti
Lo stesso Renzi, tra i leader resta «stabilmente ultimo». Si registra invece «una contrazione della valutazione di Antonio Tajani, oggi con un indice di 31, che lo porta alla pari di Giuseppe Conte, con cui condivide il podio. Il calo del leader di FI è probabile sia da attribuire alla critica al prelievo sugli extraprofitti delle banche, un provvedimento che incontra il consenso di una parte rilevante dell’opinione pubblica. Sostanzialmente stabili Salvini e Schlein al terzo e quarto posto. Seguono gli altri, per i quali emergono mediamente contrazioni di circa due punti, sia per Lupi, che per Fratoianni e Bonelli, sia per Calenda, anche in questo caso presumibilmente per la minore visibilità in agosto. Stabilmente ultimo Renzi».
L’indice di gradimento per il governo si attesta al 47 per cento, in calo rispetto alle precedenti valutazioni, come pure l’indice di gradimento per il premier Meloni è oggi al 49, mentre fino a luglio il dato si era mantenuto sostanzialmente stabile. Per la prima volta per Meloni i giudizi negativi hanno superato i positivi (46% contro il 44%). Un calo quasi fisiologico, alla luce della congiuntura economica e di alcune campagne di stampa contro la leader di FdI e i suoi stessi familiari.