Tajani a Berlino vede la collega tedesca: nessuno combatte le Ong ma no all’effetto calamita

28 Set 2023 16:41 - di Alessandra Danieli

“Un incontro cordiale e franco”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha definito il colloquio con la sua omologa Annalene Baerbock sottolineando di essere entrambi “convinti che serva un’azione europea per affrontare il fenomeno della migrazione”. “Italia e Germania sono Paesi alleati che lavorano insieme su tanti fronti a livello internazionale”, ha detto ancora Tajani a rimarcare che, nonostante le frizioni degli ultimi giorni, i rapporti tra Roma e Berlino sono solidi.

Tajani-Baerbock: un incontro franco e cordiale

“Fa parte del Dna dell’Unione europea e del suo successo trovarci a discutere insieme per lavorare a soluzione europee nel migliore dei modi”. Davanti alla stampa Tajani ha detto di aver ricordato ad “Annalena la lettera che il nostro presidente del Consiglio ha inviato al cancelliere. Affinché gli sforzi finanziari siano concentrati nei singoli Stati su soluzioni strutturali per risolvere la questione migratoria”. Un passaggio diretto alla notizia dei finanziamenti tedeschi alle Ong. “La posizione italiana l’ho riferita con grande lealtà e grande spirito di collaborazione. I due hanno discusso del rafforzamento dei rapporti bilaterali in vista del prossimo vertice intergovernativo. Ma anche di rapporti economico-commerciali, Ucraina e Nord Africa.

Migranti, amicizia ma anche disaccordi sulle soluzioni

“L’amicizia e la collaborazione non impediscono di sottolineare quando ci sono dei punti di disaccordo che ci sono dei problemi. Ma i problemi non è che intaccano l’amicizia storica, tradizionale, antica che c’è tra Italia e Germania”. Parole chiare per mettere a tacere scenari allarmistici e ricostruzioni di fantasia sulle tensioni dei giorni scorsi.  “Quando c’è un problema non significa mettere in discussione l’alleanza o l’amicizia”, ha insistito più volte il capo della nostra diplomazia. “Anzi più si è amici più è giusto che si dica francamente che ci sono delle cose su cui non si è d’accordo. Poi in politica con il dialogo e la diplomazia si risolvono. Nasconderli sarebbe sbagliato, non sarebbe neanche da Paese amico”.

“Nessuno fa la guerra alle Ong, ma no all’effetto calamita”

La migrazione è un fenomeno da gestire come Europa, ha riconosciuto la ministra degli Esteri tedesca suscitando la soddisfazione di Tajani. “Nessuno fa la guerra alle Ong, diciamo soltanto però che non possono essere, come Frontex, una sorta di calamita per attrarre i migranti che poi vengono portati guarda caso sempre e soltanto in Italia. Non si può trasformare l’Italia nel luogo in cui vengono portati tutti i migranti che vengono salvati nel Mediterraneo”.

L’Italia prende tempo sulla proposta tedesca

Tajani chiarisce che Roma non ha detto no alla proposta tedesca presentata oggi. “Ho preso tempo per esaminare questa proposta. Ma questo non significa pensare che non si debbano salvare le persone in mare”, ha detto nella conferenza stampa congiunta con la ministra degli Esteri tedesca. “Tutti quanti hanno chiesto tempo, la proposta ricordo che è arrivata questa mattina. Il tempo quello normale di una valutazione più approfondita dal punto di vista giuridico. Sentendo anche le opinioni da parte degli altri componenti del governo, da parte del ministro dell’Interno”.

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