Terremoto ligure in casa Pd, in 31 lasciano per aderire ad Azione. La Schlein adesso trema…
Continua l’addio dal Pd di Elly Schlein verso lidi centristi. Oggi tocca a 31 esponenti liguri di cui due, il consigliere regionale Pippo Rossetti e la consigliera comunale di Genova Cristina Lodi (la più votata). Un brutto colpo per il Nazareno, salutato con malcelata soddisfazione da Carlo Calenda e Matteo Richetti.
Terremoto nel Pd, in 30 lasciano per Azione
All’esultanza di Azione-Italia Viva rispondono la mestizia e l’autocritica in casa Pd. “Sono molto dispiaciuto dell’uscita di Pippo Rossetti e Cristina Lodi dal Partito Democratico. Rispetto la loro scelta anche se non la condivido”. Così Lorenzo Guerini, deputato Pd dell’area riformista, commentando la notizia. “Forse è il caso di interrogarci tutti, a partire da chi ha le più alte responsabilità nel partito, di fronte a queste e altre uscite. Al netto delle motivazioni personali, c’è un disagio che sarebbe sbagliato ignorare. Ne va dell’identità e del progetto del Pd, comunità plurale e inclusiva cui tutti teniamo“.
Calenda: diamo il benvenuto ai nuovi amici
La sterzata radicale e massimalista della segretaria che flirta con i 5Stelle continua a provocare emorragie. “Diamo il benvenuto in Azione a Pippo Rossetti e Cristina Lodi che insieme a circa trenta amministratori e membri degli organi territoriali del Pd hanno aderito al nostro partito”. Così un raggiante Calenda su twitter. “Le ragioni di questa scelta sono ben spiegate nel documento allegato che vi invito a leggere. La scelta, legittima e consapevole, del Pd di spostarsi su posizioni marcatamente massimaliste, chiude la stagione della vocazione maggioritaria”.
Azione-Iv: le nostre porte sono spalancate
Poi la campagna acquisti dichiarata. “Le porte sono aperte per liberal-democratici, popolari e riformisti; le grandi culture politiche italiane ed europee che hanno costruito l’Italia e che sono state marginalizzate dal bipopulismo. Riformatori, non centristi”, scrive Calenda. Pubblicando sui social la lettera con cui i due esponenti dem hanno motivato la scelta di lasciare il Pd. Che con Elly Schlein alla guida vede una “netta svolta a sinistra, in cui viene sostanzialmente negato il processo faticoso del riformismo messo in campo negli ultimi dieci anni. Questa trasformazione -scrivono i due ex Pd – non ci fa più sentire a casa né ci consente di percorrere una strada che non è la nostra”.
Richetti: da oggi saremo ancora più credibili
“La scelta di Cristina Lodi, Pippo Rossetti e tanti amministratori e attivisti del Pd di unirsi al nostro progetto politico è un fatto di estrema rilevanza politica”. Così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera. “Azione ha ritrovato la sua capacità di aggregazione e iniziativa politica. Conosco Cristina e Pippo da tempo, ne conosco qualità, competenza e tenacia. Da oggi a Genova e in Liguria i riformisti uniti saranno una voce ancora più autorevole e credibile”.