Ucraina, Meloni asfalta i “pacifinti”: «Chi vuole la resa di Kiev ignora il vero valore della pace»
«Cedere oggi in Ucraina vorrebbe dire cedere sempre a qualunque sopraffazione, in ogni luogo e in ogni circostanza. Noi difendiamo la libertà e la sovranità dell’Ucraina per difendere e proteggere noi stessi, il mondo libero e l’idea che nessuno può prevaricare nessun altro senza subire conseguenze». Così il premier Giorgia Meloni, nel messaggio inviato in occasione dell’evento “Il valore della Pace“, organizzato dal think tank Remind in collaborazione con il Parlamento Europeo.
Così la Meloni in un messaggio al Think Tank Remind
«L’Italia e l’Europa – si legge ancora nel messaggio – hanno il dovere di adoperarsi con la massima energia per ripristinare il diritto, la giustizia e la libertà. Vogliamo essere protagonisti del nostro presente e del nostro futuro, non passivi esecutori di volontà altrui». La Meloni ha poi sottolineato che «è chiaro a tutti che la pace rappresenta di per sé un valore assoluto e la condizione alla quale l’umanità deve sempre tendere. Ma la pace – ha ricordato – ha anche un costo, un prezzo talmente alto e importante che, quando viene messa in pericolo o infranta, dobbiamo essere in grado di sostenere. Non possiamo ridurla a un baratto di interessi, ma – ha puntualizzato – deve essere un’intesa basata sulla giustizia, sull’equità e sul rispetto della dignità».
«No alla guerra per risolvere i problemi tra gli Stati»
Sempre in riferimento alla guerra in corso in Ucraina, il presidente del Consiglio ha quindi rimarcato che «mi stupisce profondamente ascoltare ancora, anche da parte di alcune persone che hanno responsabilità o ricoprono ruoli istituzionali, appelli alla pace generici, senza alcuna proposta concreta e percorribile per la ricomposizione del conflitto». La Meloni ha poi concluso: «Se pensiamo che la pace sia possibile con la resa incondizionata della nazione aggredita, allora vuol dire non comprendere non solo la realtà, ma il valore vero della pace stessa, svilita dall’idea che la prepotenza, la prevaricazione e la forza bruta siano armi efficaci per ottenere la soddisfazione dei propri appetiti».