Ue, accordo in vista sulla gestione delle crisi migratorie. Bruxelles: «Solo pochi giorni»
Qualcosa si muove sullo scenario europeo sul tema dell’immigrazione, ma solo nei prossimi giorni capiremo in quale direzione. L’accordo sul regolamento per la gestione delle crisi migratorie dovrebbe infatti vedere la luce prima del vertice informale di Granada della prossima settimana. A dirlo il ministro dell’Interno spagnolo, Fernando Grande-Marlaska nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Affari interni (Gai) di Bruxelles. «Siamo molto vicini a trovare un accordo sulla posizione negoziale del Consiglio Ue sul regolamento sulle crisi migratorie – ha assicurato -. Il lavoro fatto nelle ultime settimane fa sì che possiamo essere ottimisti, anche se restano dettagli da sistemare».
Johansson: «Il regolamento per la gestioni delle crisi arriverà prima del vertice di Granada»
Dettagli che Grande-Marlaska ha poi successivamente derubricato a «sfumature del testo». In ogni caso, le sue parole hanno trovato conferma in quelle della commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson. «La proposta della presidenza spagnola per il regolamento sulla gestione delle crisi migratoria – ha detto nel corso della conferenza stampa al termine del Gai – ha avuto un grande sostegno. Stiamo trovando il giusto equilibrio che gli Stati membri sosterranno, e sono sicura che tra pochi giorni avremo anche la decisione formale sull’approccio generale alla proposta sulla crisi». Per la Johansson, dunque, «non ci sono grandi ostacoli politici all’accordo».
Piantedosi incontra i ministri dell’Interno di Libia e Tunisia
La commissaria Ue ha poi concluso sottolineando che «le autorità tunisine sono responsabili per le attività di ricerca e salvataggio nella loro area Sar e stanno svolgendo questa attività. Tuttavia mancano di mezzi e strumenti di sorveglianza e in quest’ambito siamo pronti a sostenerle». L’ottimismo della Spagna presidente di turno della Ue e della Svezia non ha ancora contagiato l’Italia, la nazione più esposta alle crisi migratorie. La posizione espressa infatti in sede Gai dal ministro Matteo Piantedosi si può definire interlocutoria. L’Italia attende fatti concreti. È anche il motivo per cui il ministro dell’Interno ha lasciato Bruxelles per recarsi a Palermo, dove nel pomeriggio ha incontrato, in incontri bilaterali, i suoi omologhi di Libia e Tunisia.