Usa, l’appello di Trump per bloccare federale il bilancio: «Fermiamo l’imbroglione Biden»
Manca ancora un anno e più a novembre 2024, mese in cui gli americani sceglieranno il loro presidente. Al momento, tutto (soprattutto i sondaggi) lasca pensare che il copione sarà quello già lo stesso di America 2020, ma a parti invertite rispetto ad allora con Joe Biden nel ruolo dell’uscente e Donald Trump in quello dello sfidante. Ma ancora più di un anno, dicevamo, ma il clima è già da campagna elettorale, cioè abbastanza tossico. Domani, infatti, Biden sarà a Detroit, nel Michigan, per sostenere lo sciopero dei lavoratori del settore automobilistico collegati al sindacato United Auto Workers. I blue-collars (così negli Usa chiamano gli operai) sono decisivi in quello Stato particolarmente legato all’industria dell’auto.
Tra i due rivali è già sfida in Michigan
La mossa del presidente ha tuttavia il sapore di una pezza appiccicata all’ultimo momento per parare il colpo del suo rivale, che andrà davanti alle fabbriche il giorno dopo. «Il motivo per cui martedì Biden sarà a Detroit – è stato infatti il sarcastico commento di Trump – è perché mercoledì ci andrà il sottoscritto». Inutile rimarcare che di fronte a una protesta, chi governa incontra sempre più difficoltà rispetto a chi è fuori dalla stanza dei bottoni. Senza trascurare che nel 2016 da quelle parti The Donald prevalse, seppur di misura, contro il suo rivale. Il tycoon sente di avere il vento in poppa: i guai giudiziari, lungi dall’indebolirlo, gli hanno fatto conquistare nuove forze.
Trump esorta i suoi a realizzare lo shutdown
Una condizione certificata dai sondaggi più recenti che attribuiscono all’ex-presidente oltre il 50 per cento dei consensi, mentre Biden boccheggia intorno al 41. Certo, manca ancora molto. Ma il buongiorno si vede dal mattino. In ogni caso, Trump non ha alcuna intenzione di cedere l’iniziativa. È di queste ore l’appello da lui lanciato via Truth ai repubblicani affinché si convincano a provocare lo shutdown, cioè il blocco del bilancio federale con annessa paralisi amministrativa dello Stato. Uno scenario da fine del mondo che però non convince tutti i membri del Gop, acronimo che sta per Grand Old Party, cioè il Partito repubblicano. Il termine ultimo per lo shutdown è il primo ottobre. «Se ci si arriverà – arringa Trump dal suo social – sarà colpa di Biden. Chiunque è presidente si prende la colpa, ed in questo caso Joe Biden l’imbroglione».