Vasco Rossi canta Albanera: “Sono tutti innamorati della Meloni, forse anch’io, ma è una fascista 2.0”
E’ un Vasco Rossi a tutto campo quello che sull’inserto di Repubblica, il “Venerdì“, ripercorre la propria vita e la propria carriera traendone un bilancio decisamente ottimistico: “Se muoio, non vi dispiacete. Ho vissuto una vita della mad…”, dice il rocker di Zocca, che racconta anche del suo grande amore, la moglie Laura, e della sua difficoltà nell’allontanare i suoi figli dagli eccessi che lui stesso ha praticato e promosso nelle canzoni, dalla droga all’alcol. “Io l’eroina non l’ho mai toccata, tutti pensano il contrario e io ogni tanto vorrei scriverlo sui social ma poi preferisco evitare il casino. Quando facevo a mio figlio il discorso sulle droghe lui mi guardava e rideva. ‘Papà, tu sei Vasco Rossi’. Ho dovuto combattere anche con l’immagine che aveva di me”.
Le crisi e la rinascita del cantautore più amato
Vasco Rossi non rinuncia a raccontare anche le fasi più buie della sua vita. “Ho avuto dei momenti di crisi tremendi. Non che io oggi voglia morire. Però sinceramente ho già vissuto parecchio per i miei gusti e per quello che pensavo. Non pensavo di arrivare a 60 anni, adesso addirittura 70. Ormai potrei andare che son già molto contento. Dovesse succedere fate una bella festa, tutti, perché ho fatto una vita della mad…. E di Laura dice: “Io non l’ho mai tradita. Con la testa mai. Secondo me il tradimento è solo quello. Da quando l’ho conosciuta ho amato solo lei. Ci rispettiamo, non ci controlliamo. Non vado a guardare nella sua borsa. Insieme abbiamo costruito un progetto e insieme lo difendiamo, anche da noi stessi”.
Vasco Rossi e la Meloni: dall’amore alla paura del fascismo
L’intervista, ovviamente, va a parare anche sulla politica e sulla fase attuale del Paese, su cui Vasco Rossi sembra avere un’idea quantomeno bizzarra. “Guardavo dei documentari su Mussolini e mi chiedevo: ma come facevano a credere a uno del genere? Però anche allora c’erano quelli che si rendevano conto che era un balordo. Ma erano pochi. Stessa cosa oggi. E, ti dico, non credevo di arrivare a vivere un’esperienza del genere. Non è fascismo quello di oggi, è il nuovo, è fascismo 2.0. Oggi sono tutti innamorati della Meloni, quasi lo sono anch’io (ride). Come diceva Gadda, ai tempi tutte le Vispe Terese erano innamorate di Mussolini. Insomma non impariamo mai”.
Solo qualche mese fa, commentando la situazione politica italiana, il rocker aveva più o meno lo stesso atteggiamentonei confronti della Meloni: attrazione e timore. “Giorgia è simpatica – disse – ma spero che dopo le dichiarazioni da propaganda elettorale prevalgano le posizioni più ragionevoli soprattutto per quello che riguarda i diritti civili. Ma facciamo attenzione, lo dico anche a me stesso di non abbassare la guardia su conquiste faticose e ora messe in discussione. La storia ci insegna che quando qualcosa può andare male… lo farà. Ma avere due donne al governo e alla guida di un partito è un bel segnale. Se le donne andassero al governo ovunque sarebbe meglio; gli uomini hanno il testosterone e perdono la brocca… “.