Venezia: trionfa l’Inghilterra con “Poor Things”. Matteo Garrone miglior regista, Coppa Volpi a Peter Sarsgaard
Il film inglese ‘Poor Things’ del regista greco Yorgos Lanthimos ha vinto il Leone d’oro di Venezia. Ad assegnarlo la Giuria presieduta da Damien Chazelle e composta da Saleh Bakri, Jane Campion, Mia Hansen-Løve, Gabriele Mainetti, Martin McDonagh, Santiago Mitre, Laura Poitras e Shu Qi, dopo aver visionato i 23 film in competizione.
Il film giapponese ‘Aku wa sonzai shinai (Il diavolo non esiste)’ di Ryusuke Hamaguchi si è aggiudicato il Leone d’Argento.
Matteo Garrone per Io Capitano è il vincitore del Leone d’argento , premio per la migliore regia. Il film è la storia contemporanea di due giovani che da Dakar in Senegal decidono di affrontare i pericoli del deserto subsahariano, le torture in Libia, il viaggio pericoloso in un barcone pieno di migranti, per arrivare nella terra promessa: l’Italia.
Green Border (Zielona Granica) di Agnieszka Holland è il vincitore del Premio speciale della giuria.
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile dei film del concorso principale della Mostra è stata assegnata all’attore statunitense Peter Sarsgaard protagonista del film ‘Memory’ di Michel Franco. Cailee Spaeny, protagonista di Priscilla di Sofia Coppola, è invece la vincitrice della Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
Gli altri riconoscimenti di Venezia
Magyarazat Mindenre(“Spiegami tutto”) dell’ungherese Gabor Reisz è il miglior film nel concorso di Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia 2023.
Sempre per la stessa sezione, l’attrice colombiana Margherita Rosa De Francisco è la vincitrice del premio per la migliore interpretazione femminile per il film El Paraiso dell’italiano Enrico Maria Artale, con Edoardo Pesce. Il regista romano si è aggiudicato il Premio per la migliore sceneggiatura di Orizzonti.
L’attore mongolo Tergel Bold-Erdene è il vincitore del premio per la migliore interpretazione maschile di Orizzonti, mentre la svedese Mika Gustafson è la vincitrice del premio per la migliore regia per il film Paradiset brinner (Paradise is burn),
Ancora per Orizzonti, Una sterminata domenica di Alain Parroni è il vincitore del premio speciale della giuria. Il film (una coproduzione Fandango, Alcor, Art me Pictures, Road Movies di Wim Wenders con Rai Cinema) è una storia di giovani, un anticonvenzionale romanzo di formazione, ambientato tra Roma e il litorale. Una sterminata domenica è in sala dal 14 settembre con Fandango.
Il discorso della madrina
La cerimonia di premiazione era iniziata con il discorso della madrina, Caterina Murino. “Ci siamo, è arrivato il momento che tutti aspettavamo. Questi giorni veneziani sono stati come abbiamo promesso indimenticabili, come tutti i film della mostra. Storie bellissime che ci hanno incantato. Ed è bellissimo trovare un pubblico così presente in tutte le sale, dalla mattina alla notte”, aveva detto Murino. “E proprio sotto le ali migliori di Venezia è arrivata la conferma di una cosa che le sale ci insegnano da sempre: tutti questi sogni hanno senso solo se continuiamo ad avere il coraggio di sognare tutti insieme, seduti fianco a fianco proprio come voi -ha aggiunto rivolgendosi al pubblico-. Allora grazie a tutti voi che continuate a farci sognare”. Murino ha concluso con i ringraziamenti di rito alla Biennale, con una menzione speciale “a Barbera per avermi voluta”. Caterina Murino, in elegante abito lungo di seta bluette e una parure di brillanti ha aperto la cerimonia finale ringraziando chi l’ha accolta e sostenuta.
Tutti i premi
Il Premio Marcello Mastroianni, dedicato a un giovane attore emergente, della Mostra è andato a Seydou Sarr per il film ‘Io Capitano’ di Matteo Garrone.
L’esordio alla regia di Micaela Ramazzotti con ‘Felicità‘, proposto nella sezione Orizzonti Extra ha ricevuto il Premio degli Spettatori – Armani Beauty. La giuria presieduta da Andrea Pallaoro e composta da 24 studenti dei corsi di cinema delle università italiane, ha assegnato il premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema, a Thank You very much di Alex Braverman (Stati Uniti) e il premio Venezia Classici per il miglior film restaurato a Ohikkoshi (Moving) di Shinji Somai (Giappone, 1993).
Il Premio Opera Prima (Luigi De Laurentiis), assegnato dalla giuria presieduta da Alice Diop a Love is gun. Il film, diretto dal 33enne regista e attore taiwanese Lee Hong-Chi è una coproduzione Hong Kong – Cina, Taipei Cinese, ed è stato presentato alla Settimana della critica.
A Short Trip è il vincitore del premio Orizzonti per il miglior cortometraggio Il mini film, una produzione francese, è firmato dal giovane albanese Erenik Beqiri. Lo stesso film guadagna anche la nomination per la categoria corti agli Efa, gli European Film Awards 2023.