Violenza sulle donne, la legge del governo arriva in Parlamento. Varchi: “Approviamola subito”

6 Set 2023 19:15 - di Luciana Delli Colli
violenza sulle donne

Tempi “stringenti” per le misure cautelari, arresto in “flagranza differita”, più “specializzazione” per i magistrati e “priorità assoluta” nei processi. Sono alcune delle misure contenute nel disegno di legge del governo per contrastare la violenza sulle donne, incardinato oggi in Commissione Giustizia alla Camera. Si tratta, ha spiegato la capogruppo di FdI in Commissione, Carolina Varchi, di “un segnale chiaro e un atto concreto”, che arriva attraverso “un testo che prevede norme più severe e soprattutto una maggiore tutela della vittima, con l’inasprimento anche delle misure di protezione preventiva“.

Contro la violenza sulle donne “un testo ampio” che agisce su prevenzione e tutela

“Il testo – ha spiegato Varchi – è molto ampio e interviene su diversi aspetti riguardanti i reati di violenza domestica e di genere. Ad esempio, il provvedimento fissa tempi stringenti per l’adozione delle misure cautelari, come l’utilizzo più rigoroso del braccialetto elettronico, e dispone l’arresto anche in ‘flagranza differita’, tramite l’acquisizione di video e foto. Ma non solo. Il ddl, tra le altre cose, favorisce la specializzazione dei magistrati che si occupano di questo reato, prevede una assoluta priorità per i processi riguardanti fatti di questo tipo e amplia l’ambito di applicazione per i casi di arresto eseguito per violazione dei provvedimenti del giudice”.

Previste anche norme sui risarcimenti

Il ddl, inoltre, interviene sul fronte della prevenzione e dei risarcimenti. “Nel primo caso – ha chiarito l’esponente di FdI – è previsto l’obbligo di ‘circolarità informativa’, affinché siano adottate le opportune misure di protezione delle vittime nel caso in cui venissero meno le misure cautelari per gli autori di violenza. Nel secondo caso, viene introdotta una provvisionale a titolo di ristoro, prima ancora di giungere alla sentenza, in favore della vittima o, in caso di morte, degli aventi diritto, in condizioni di bisogno”.

Varchi: “Ora basta approcci ideologici e polemiche, approviamo la legge”

Quello che ha iniziato il suo iter è, dunque, “un testo solido e un segnale forte contro reati odiosi che destano un sempre crescente allarme sociale al quale vogliamo dare adeguata risposta”, ha commentato Varchi, aggiungendo che “adesso siamo convinti che su questo tema verranno messi da parte approcci ideologici e polemiche e che presto la norma possa avere il via libera dall’intero Parlamento”.

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