Alla Sapienza i compagni non dormono più in tenda e fanno cortei contro Israele: assalto al Rettorato

10 Ott 2023 17:39 - di Redazione
Sapienza

I collettivi studenteschi e universitari dell’estrema sinistra si schierano contro Israele. Non è una novità ma anche oggi, dinanzi a oltre mille vittime degli attacchi terroristici in Israele, gli “antifà” della Sapienza hanno dato prova della loro insipienza con un corteo interno alla città universitaria. Il pretesto era quello di contestare la decisione del Rettorato di votare una mozione di solidarietà a Israele. Insomma hanno lasciato le tende per urlare la loro solidarietà a chi ha massacrato i civili israeliani.

«Terrorista è Israele, Palestina Libera!»: è lo slogan che apre il comunicato lanciato da Osa, l’Opposizione studentesca d’alternativa che contesta anche  l’annuncio del ministro dell’Istruzione Valditara di un’ispezione negli istituti lombardi.  «Le dichiarazioni di Valditara sono false e pretestuose – dicono i giovani militanti del movimento di estrema sinistra – e dimostrano la volontà di attaccare e criminalizzare chi denuncia crimini di Israele ed è per la libertà della Palestina». Il ministro ha dato mandato all’Ufficio scolastico regionale di verificare se effettivamente sono stati tenuti atteggiamenti antisemiti e di esaltazione dell’azione di Hamas. Se appurati, saranno denunciati alla Procura della Repubblica.

In mattinata, poi, ci sono stati momenti di tensione. Con lo slogan «Palestina libera», gli studenti di Cambiare Rotta durante il presidio al rettorato, hanno provato entrare all’interno del palazzo. Sono stati bloccati dalle forze dell’ordine presenti. Il corteo era aperto da uno striscione che così recitava: «Nessun colonialismo nessun padrone. Intifada per la rivoluzione».

Gli scontri sono durati poche decine di secondi e non si sono registrati feriti. “Vogliamo solo farci sentire dalla nostra rettrice — ha detto poi un ragazzo al megafono —. Non è possibile giustificare questo massacro di innocenti”. “E anche quest’anno avete menato agli studenti, così, per tradizione”, ha aggiunto una ragazza, urlando. Si riferisce agli scontri del 25 ottobre dell’anno scorso, quando gli universitari hanno contestato — al grido di “Fuori i fascisti dalla Sapienza” — un convegno dove erano attesi Fabio Roscani, deputato di Fratelli d’Italia e presidente di Gioventù Nazionale e Daniele Capezzone.

 

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