Allarme bomba al liceo di Arras. Macron: radicalizzati nel mirino. Saremo spietati con chi porta odio
Proprio mentre il presidente Macron, in procinto di presiedere un nuovo vertice sulla sicurezza, annuncia un severissimo giro di vite, il liceo Gambetta di Arras, nel nord della Francia – dove venerdì è stato assassinato un professore, Dominique Bernard – viene evacuato per un allarme bomba. Lo ha reso noto Le Figaro, spiegando che il perimetro della scuola è stato chiuso. Che insegnanti e alunni sono stati fatti uscire all’esterno, e tenuti a distanza. E che sul posto si sono immediatamente precipitati gli artificieri, alle prese con le opportune verifiche sulla presenza di ordigni. Ma anche con perquisizioni di borse e zaini di adulti e studenti.
Francia, allarme bomba al liceo di Arras. Macron presiede un nuovo vertice sulla sicurezza
Intanto, in programma proprio per questa mattina c’è una nuova riunione sulla sicurezza che il presidente francese Macron presiederà a partire dalle 12.00. E a tre giorni dall’uccisione del professore del liceo di Arras, e dopo che il Paese ha elevato l’allerta sicurezza al livello “emergenza attentato”. Un vertice che si svolgerà nello stesso formato dell’incontro di venerdì. E che vedrà la presenza della premier Elisabeth Borne. Dei ministri dell’Interno, della Giustizia, degli Esteri, dell’Istruzione e dell’Istruzione superiore. Ci saranno inoltre il capo di stato maggiore delle forze armate. Il segretario generale alla Difesa; il coordinatore nazionale della lotta al terrorismo; i vertici delle agenzie di intelligence Dgsi e Dgse.
Il premier Borne: «Non accetteremo che il terrorismo paralizzi il nostro Paese»
E a pochi minuti dall’avvio del summit interno e a ridosso dell’evacuazione del liceo di Arras per l’allarme bomba, proprio la premier francese Élisabeth Borne ha ribadito: «Non accetteremo che il terrorismo paralizzi il nostro paese». Non solo. Il Primo Ministro ancora una volta ha assicurato «a tutti gli insegnanti di Francia la nostra mobilitazione e il nostro sostegno». Ancora più incisivo, sul tema di drammatica attualità, l’intervento dell’inquilino dell’Eliseo che nell’ultimo fine settimana di fuoco in Francia, tra l’omicidio dell’insegnate di Arras e i diversi allarme bomba registrati a Parigi, ha annunciato su sicurezza e lotta al terrorismo un imprescindibile giro di vite.
Macron, giro di vite sulla sicurezza: «Passare al setaccio i dossier dei radicalizzati»
Un annuncio a cui oggi Macron ha fatto seguire stringenti indicazioni operative e applicazioni sul campo, chiedendo innanzitutto ai prefetti di passare al setaccio i dossier delle persone radicalizzate che potrebbero essere oggetto di espulsione. Il presidente della repubblica francese vuole uno Stato «spietato nei confronti di tutti coloro che portano l’odio e le ideologie terroristiche». Sì, perché a tre giorni dall’assassinio di un professore in un liceo di Arras, il capo dello Stato chiede di valutare il livello della minaccia terroristica in Francia: in tutti i dipartimenti del Paese, allora, su richiesta del presidente, i prefetti dovranno censire la totalità dei dossier degli schedati.
«Saremo spietati con chi porta odio»
Non solo. Nel riferire i dettagli della disposizione presidenziale, Bfmtv spiega che il ministro dell’Interno Gérald Darmanin, su richiesta dell’Eliseo, invierà una circolare a tutti i prefetti di Francia per chiedere loro di tenere entro 48 ore una riunione con i responsabili della valutazione della radicalizzazione, la polizia, la gendarmeria, i servizi penitenziari, il sistema giudiziario e l’intelligence. L’obiettivo è quello di censire la totalità dei cittadini stranieri radicalizzati suscettibili di essere espulsi dalla Francia per assicurarsi che non vi siano state “dimenticanze” nell’esame delle procedure. Rivalutando per ciascuno precedenti. Grado di radicalizzazione. Potenziale di passaggio all’azione. Situazione amministrativa.
Le procedure per «espellere le persone interessate dal provvedimento il più rapidamente possibile»
Infine, sempre secondo quanto riferisce Bfmtv, ai prefetti sarà chiesto, per ciascuno dei profili soggetti all’obbligo di lasciare il territorio francese (OQTF) – e laddove i ricorsi siano stati esauriti – di rilanciare tutte le procedure per la richiesta di lasciapassare consolare, al fine di espellere le persone interessate dal provvedimento tra chi è schedato come radicalizzato «il più rapidamente possibile». Secondo le informazioni che ha raccolto l’emittente, «il Capo dello Stato ha chiesto al ministro dell’Interno di prestare particolare attenzione ai fascicoli S dei cittadini caucasici della fascia di età 16-25 anni».
Il check riguarderà gli individui pericolosi schedati “S”: sigla che sta per «sicurezza dello Stato»
Ciò è dovuto principalmente al profilo di Mohamed Mogouchkov, l’assassino di Dominique Bernard ad Arras, originario della Repubblica federale di Inguscezia. Anche il terrorista che ha ucciso Samuel Paty a Conflans-Sainte-Honorine tre anni fa era originario del Caucaso. L’Eliseo, rende ancora noto l’emittente, assicura che non si tratta di stigmatizzare una particolare comunità. Si tratterà solo – tra i cittadini provenienti del Caucaso – degli individui pericolosi schedati “S”: sigla che sta per “sicurezza dello Stato”. E può interessare tutte le persone «che sono oggetto di indagini al fine di prevenire gravi minacce alla sicurezza pubblica o alla sicurezza dello Stato. A condizione che siano state raccolte informazioni o prove reali contro di loro».