Attacco di Arras, l’assassino schedato come estremista, era monitorato dagli 007. Ieri l’ultimo controllo (video)
La Francia si risveglia nell’incubo del terrorismo islamico: sotto attacco un liceo di Arras, dove sul campo del cortile studentesco resta l’ultima vittima sacrificata sull’altare dell’integralismo. Ancora una volta nel mirino degli estremisti uno studente che uccide al grido di Allah Akbar. E ancora un professore barbaramente ucciso. Non solo: nell’assalto seguito all’irruzione annunciata dall’urlo di battaglia tragicamente noto in tutto il mondo, sono rimaste ferite diverse persone. Due delle quali, secondo quanto ha reso noto il prefetto, sono in condizioni gravi. E intanto, mentre il video dell’aggressione mortale rimbalza sui social (postato di seguito dall’account Twitter di Matteo Salvini), il ministro dell’Interno d’oltralpe, Gerald Darmanin, annuncia tramite X «un’operazione di polizia al liceo Gambetta di Arras», e che «l’autore dei fatti è stato arrestato».
Attacco con coltello al grido di “Allah Akbar” in un liceo francese, ad #Arras. Ucciso l’insegnante, a cui va la nostra preghiera.
Terroristi islamici, da stanare e annientare, sempre e ovunque. pic.twitter.com/HUZSHoDFG4— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 13, 2023
Chi è l’autore dell’attacco al liceo di Arras
Si tratta di Mohamed Mogouchkov, un ventenne ceceno nato nel 2003 nella Federazione, schedato dalla polizia con l’accusa di islamismo radicale. La sua famiglia è stata oggetto di un tentativo di espulsione nel 2014, quando viveva a Rennes. Tuttavia, la mobilitazione di diverse associazioni tra cui Mrap, Cimade e Resf, aveva sventato l’operazione, riporta sempre Le Figaro. Di più. La testata d’oltralpe aggiunge un dettaglio significativo: il giovane assassino aveva studiato nel liceo Gambetta, teatro della tragedia. Un giovane, il killer identificato e assicurato alla giustizia francese, che l’intelligence francese conosceva bene. Un soggetto che la Dgsi – i servizi interni francesi – monitorava da tempo. E che addirittura era stato controllato proprio ieri…Oggi, quel fascicolo sempre aperto, si è macchiato di altro sangue: e la procura nazionale antiterrorismo francese ha aperto un’inchiesta sull’attacco. I reati contestati sono «assassinio in relazione a un’associazione terroristica. Tentato assassinio. E associazione terroristica».
Attacco al liceo di Arras: l’aggressore era schedato come estremista
Sì, perché l’autore dell’attacco al liceo di Arras, arrestato insieme al fratello, era stato schedato dalle forze di sicurezza con la “fiché S”, riservato alle persone da monitorare per legami con l’estremismo islamico. Da diverse settimane, i servizi di sicurezza francesi stanno esprimendo una particolare preoccupazione per la radicalizzazione dei giovani nord-caucasici. e paradossalmente, proprio questa mattina il ministero dell’Interno aveva inviato un messaggio di allerta con raccomandazione di osservare il più alto livello di sicurezza «a tutte le scuole» in Francia. E non soltanto a quelle ebraiche… Un monito drammaticamente concretizzatosi nei fatti.
Il video dell’attacco al liceo di Arras rimbalza rapidamente sui social
E intanto, mentre il presidente francese Emmanuel Macron si reca ad Arras, nella regione del Pas de Calais – dove è avvenuto l’attacco –, insieme al ministro dell’Istruzione Gabriel Attal e al ministro dell’Interno Dermanin (atteso sul luogo della tragedia), il video che registra la feroce aggressione e l’uccisione del professore rimanda l’orrore sui social. Nelle immagini dell’aggressione nella scuola di Arras, effettuate dalle finestre del liceo da alcuni studenti, si vede l’aggressore, armato di coltello, attaccare alcune persone nel cortile della scuola. Si vede il ragazzo, che indossa una giacca grigia, avanzare con passo sicuro. Mentre qualcuno cerca di tenerlo a bada con una sedia. Si vede anche un uomo cadere. «È il vicepreside», dice un alunno, la cui voce è udibile nel video. L’uomo cade di schiena e viene picchiato dall’aggressore, che poi si indirizza verso altre persone…
Il tragico precedente del professore ucciso e decapitato fuori scuola
Un video drammatico che immortala una ferocia di recente memoria. L’attacco di oggi al liceo di Arras non è il primo in Francia compiuto da terroristi di origine cecena. E la mente torna allora al 16 ottobre del 2020, quando Samuel Paty fu ucciso e decapitato fuori della scuola dove insegnava, in un sobborgo di Parigi, dopo aver mostrato delle caricature del profeta Maometto durante un dibattito in classe sulla libertà di espressione. L’aggressore, il 18enne rifugiato ceceno Abdoullakh Anzorov, fu neutralizzato dalla polizia. In seguito gli agenti trovarono sul telefono del giovane, che si era radicalizzato, un testo con cui rivendicava la responsabilità dell’assassinio. E di seguito, una foto dell’insegnante che nei giorni precedenti all’esecuzione era stato vittima di una campagna di attacchi sui social media.