Berlusconi al Famedio di Milano, la figlia di Borrelli fa polemica: “Allora cancellate il nome di mio padre”
Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno, sarà iscritto al Famedio, il pantheon dei milanesi illustri. Lo ha stabilito la Commissione consultiva del Comune per le onoranze al Famedio. Che ha approvato i nomi delle 14 personalità che il prossimo 2 novembre saranno iscritte nel Pantheon di Milano, all’interno del Cimitero Monumentale.
Berlusconi iscritto al Famedio di Milano
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha da subito invitato a non fare polemiche evitando divisioni e strumentalizzazioni. Consiglio inascoltato dalla figlia dell’ex pm di Mani Pulite, Francesco Saverio Borrelli. “Se dobbiamo litigare su tante questioni magari facciamolo su altre. Ci sono tante cose che ci vedono divisi tra maggioranza e minoranza”, ha spiegato Sala. “Ma su questioni del genere io tenderei a evitare ogni possibilità di divisioni. E non vorrei lasciare malcontento che non serve”.
La figlia di Borrelli soffia sul fuoco
A sollevare un polverone su Facebook invece ci pensa Federica Borrelli. “Vorrei fare cancellare il nome di mio padre immediatamente! Non ho parole!”, ha scritto come riporta il Corriere della Sera. Il padre è stato iscritto al Famedio quattro anni. Federica Borrelli ha replicato a un post in cui una amica aveva affermato che è “vergognoso che un pregiudicato finisca al Famedio”. Riferendosi alla condanna a quattro anni di reclusione, tre dei quali condonati, subita nel 2013 da Berlusconi per reati fiscali nel processo Mediaset. Basato proprio sulle indagini della Procura milanese che fu guidata da Borrelli.
“Allora farò cancellare il nome di mio padre”
“Nessun odio per la persona, credo che sia una questione di opportunità – spiega Federica Borrelli al Corsera – Berlusconi è un personaggio che ha creato imbarazzi ad un intero Paese, e questa iscrizione crea ulteriore imbarazzo”. E ancora: “Il giudizio poteva essere sospeso ancora per qualche tempo. Un po’ di morigeratezza e rigore avrebbero forse dovuto consigliare di non proporre l’iscrizione di un personaggio divisivo che ha fatto ragionare e discutere”.
Il sindaco di Milano: evitiamo divisioni sul Cav
Sulla condanna dell’ex premier si era espresso il sindaco Sala. “Può generare polemiche. Però c’è una volontà e una precisa richiesta di una parte significativa del mondo politico milanese. I principi vanno difesi quando sono molto chiari. Ad esempio è molto chiaro il principio che prima di dieci anni non si può dedicare vie o piazze. Da questo punto di vista la cosa è un po’ più discutibile, quindi ritengo che possa essere una cosa accettabile”.