Bimbo in coma per aver ingerito hashish, arrestato il padre: era “carico” di cocaina da vendere
Il bimbo è in coma, in ospedale, il padre in carcere. Nessuno ha creduto alla versione dei genitori secondo cui il figlio piccolo avrebbe ingerito hashish trovato in un parco di Frosinone: dopo il fermo, è arrivato l’arresto perché alla modica quantità di “fumo” posseduta dall’uomo, nelle stesse ore in cui il figlio si sentiva male, era stato scoperto un carico di cocaina pronta per essere venduta. Il bimbo di un anno e mezzo ha subito un’intossicazione da cannabinoidi e venerdì era stato trasferito d’urgenza al policlinico Gemelli e ricoverato in codice rosso.
Bimbo ingerisce l’hashish, arrestato il padre
La mamma del piccolo continua a sostenere di non essersi accorta di nulla e l’ipotesi degli investigatori è che possa essersi trattato di un ingerimento accidentale di un pezzo di hashish che il bimbo si sarebbe messo in bocca, ma in assenza del padre perché appena arrestato dalla polizia di Frosinone per reati legati agli stupefacenti. L’amico che era con lui aveva pronte circa 100 dosi di cocaina che secondo la polizia nelle intenzioni dei due avrebbero dovuto essere vendute. Il bambino rimane tutt’ora in condizioni gravi ma non più in pericolo di vita. Secondo i medici, la quantità di cannabinoidi trovata nel suo sangue avrebbe potuto essergli letale. Contestualmente alle cure, continuano anche le indagini per capire quali fossero le condizioni di vita del piccolo e come si siano sviluppate le circostanze che l’hanno portato a ingerire la sostanza che normalmente viene fumata. Sull’episodio indaga la Squadra Mobile della Questura di Frosinone mentre il Comune ha inviato a casa dei genitori gli assistenti sociali per capire in che condizioni il piccolo vivesse e se la sostanza possa essere stata ingerita proprio a casa.