Claudia Cardinale tra amori, cinema e dietro le quinte: vivo con i miei figli, quante balle sulla casa di cura!
Poca nostalgia e nessun rimpianto per Claudia Cardinale: «Io credo nel mektoub, il fato in arabo. D’altronde non potrei non crederci con quella che è stata la mia vita». Una vita tra palco e realtà, set e dietro le quinte di un privato che, tra amori, famiglia e lavoro, ha difeso strenuamente da polemiche e fake news. Come l’ultima trovata giornalistica intestata a suo nome e che risale al periodo della pandemia. Quando si vociferò che la Cardinale – che vive in Francia con i suoi due figli Patrick e Claudia – fosse stata chiusa in una casa di riposo. Notizia che l’attrice torna a smentire categoricamente ancora oggi, asserendo: «Si, una storia pazzesca – dice –. Leggere quelle affermazioni è stato delirante. Una balla. È tutto l’opposto. Vivo con i miei figli: altro che casa di riposo! C’è sempre una cena, una festa».
Claudia Cardinale, l’intervista ritratto all’Adnkronos: vivo in casa con i miei figli, quante balle sulla casa di cura!
L’attrice, all’anagrafe Claude Joséphine Rose Cardina, diva intramontabile de Il Gattopardo e oggi stella 85enne, in un’intervista rilasciata in esclusiva all’Adnkronos, ripercorre allora tutte le tappe della sua lunga e intensa vita, fatta di successi internazionali, amori intensi, momenti bui. Come quando, in uno dei periodi più difficili della sua vita, rimase incinta (del figlio Patrick, ndr.) dopo un abuso, che la portò a custodire il segreto di un figlio presentato al mondo come un fratello. O relazioni felici, come quella con lo sceneggiatore e produttore cinematografico Franco Cristaldi, che sposò nel 1966. «Franco era un uomo di grande cultura e di grande intelligenza. Il nostro rapporto era un rapporto affettivo ma il centro era il lavoro», racconta. Lui lavorava tanto e anch’io. Ci siamo costruiti l’uno con l’altro. Lui mi ha dato tutto, mi ha accompagnato, indirizzato. E io in cambio gli ho dato tutta la mia volontà».
Dietro le quinte di una vita di passioni, famiglia e un inesauribile amore per il cinema
Fino all’incontro con Pasquale Squitieri durante le riprese del film I Guappi. «Per me fu dirompente – ricorda la Cardinale –. Una sorta di rivelazione, e penso che lo fu anche per lui. Pasquale era un uomo intenso in tutto. Non conosceva mezze misure. Questo aveva i suoi pro e i suoi contro. Ho amato essere al suo fianco. Lavorare con lui mi ha sempre spinto a dare il meglio di me stessa». Un viaggio lungo il viale dei ricordi, insomma, quello che l’attrice propone nell’intervista all’Adnkronos. Un excursus che non può non intrecciare il percorso con ricordi anche «tremendi». Come quelli legati alla Seconda Guerra Mondiale: «Ero molto piccola ma ho dei ricordi della guerra… rammento di un soldato che quando vide la nostra famiglia si mise a piangere perché gli mancava la sua. Sentire avvicinarsi la guerra è come sentire tremare la terra. Le onde di dolore, di strazio, sono delle scosse».
Claudia Cardinale, dagli esordi sul set ai successi internazionali. La pietra miliare del “Gattopardo”
Un momento di paura e difficoltà, che il cinema ha squarciato portando nella vita della Cardinale la passione per un mondo e per una professione che le avrebbe regalato fama e riconoscimenti come a pochi altri. E allora, tornando ai suoi esordi sul set, l’indimenticabile protagonista di quella che è una pietra miliare della nostra storia di celluloide: Il Gattopardo, svela che in realtà, «da bambina voleva fare la maestra. Non avevo un’idea precisa e il cinema in qualche modo non l’ho scelto io, è lui che ha scelto me. Anche se sicuramente presto si è fatto scegliere».