Coccole alla Germania e fulmini sull’Italia, la stampa anti-Meloni ipocrita e strabica. Non vede che a Catania c’è una toga rossa
Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, denuncia i metodi della polizia di frontiera tedesca. “Sono in viaggio verso Strasburgo – ha scritto Fidanza – e, facendo scalo a Francoforte, ecco la simpatica sorpresa: la polizia di frontiera tedesca che controlla i passaporti di chi vola dall’Italia, direttamente alla scaletta dell’aereo. Forse il compagno Scholz pensa di trovare centinaia di clandestini imbarcati a forza sui voli dall’Italia per invadere l’accogliente Germania. Tipo quello che fanno loro con le loro Ong”.
Campi: Schloz usa i migranti come arma di propaganda
Annotazione che conferma i pessimi rapporti che intercorrono al momento tra il partito di Giorgia Meloni e il governo tedesco. Il quale tuttavia viene guardato con indulgenza dai media antigovernativi di casa nostra. Lo sottolinea Alessandro Campi in un fondo sul Messaggero, dove ricorda che la premier viene accusata di “utilizzare la paura per gli stranieri come arma di propaganda elettorale e come merce di scambio nei rapporti tra i partiti attualmente al governo.
Quest’ultimo – commenta Campi – è l’argomento in assoluto più ipocrita, dal momento che esattamente la stessa cosa accade anche altrove, quale che sia il colore politico dei governi. La Meloni, si dice, deve vedersela con la concorrenza a destra del suo alleato Salvini, che spinge per chiudere i porti e affrontare l’immigrazione con misure di polizia”.
Campi: la Germania ha fatto mettere sotto controllo il confine orientale
“Bene, Scholz in Germania – prosegue – deve vedersela con la concorrenza a sinistra dei suoi alleati Verdi, che essendo legati a doppio filo (ideologico ed economico) con le organizzazioni non governative premono perché il loro ruolo di attori extra-statali venga ufficialmente rafforzato nel nuovo Patto Ue per le Migrazioni attualmente in discussione.
Tra le due posizioni non c’è, come si vorrebbe far credere, una differenza morale o di valore, l’egoismo nazionalistico della destra italiana contro lo spirito di accoglienza della sinistra tedesca, ma banalmente politica, che nasce da legittimi e divergenti interessi. Alla Germania, per ovvie ragioni, non interessa il confine mediterraneo dell’Europa, dove oggi esercita la sua vocazione missionaria così intrisa di atavici sensi di colpa, ma quello terrestre orientale, che proprio grazie alla pressione della Germania sull’Europa è stato messo sotto controllo grazie all’accordo sottoscritto tra Bruxelles e Ankara nel marzo 2016, esattamente come l’Italia ha proposto di fare sempre all’Europa con la Tunisia”.
La battuta di Meloni contro il cancelliere tedesco
“Ammettiamolo – conclude Campi – la battuta dell’altro giorno di Giorgia Meloni rivolta proprio al Cancelliere tedesco, “Non si può fare solidarietà con i confini degli altri”, sarà stata poco diplomatica, ma almeno è valsa a mettere a nudo questa politica del doppio standard: applicare agli altri criteri di giudizi che se utilizzati per sé stessi dovrebbero spingere, quanto meno, a una maggiore prudenza”.
Salvini contro la giudice che ha liberato i migranti
Il governo italiano intanto ha già fatto sapere che impugnerà la sentenza della giudice di Catania che non ha convalidato il fermo di quattro immigrati. Provvedimento a seguito del quale si è svuotato il Cpr di Ragusa. In quanto il tribunale ha dichiarato illegittimo il trattenimento dei richiedenti asilo. Una giudice sul cui orientamento politico – a sinistra ovviamente – hanno fornito oggi dettagli esaurienti sia Libero sia Il Giornale. E proprio rifacendosi a quegli articoli Matteo Salvini va all’attacco: “Le notizie sull’orientamento politico del giudice sono gravi ma non sorprendenti”. Il vicepremier si riferisce a quanto scritto dal Giornale secondo cui sulla bacheca Fb della magistrata ci sarebbe stata una petizione, condivisa nel 2018, che chiedeva “una mozione di sfiducia” nei confronti di Salvini. “La Lega chiederà conto del comportamento del giudice siciliano in Parlamento – afferma Salvini – i tribunali non possono essere trasformati in sedi della sinistra”.