Conte si giustifica: ma quale “Intifada grillina”. Però nel M5S le simpatie pro-Palestina sono irrefrenabili
Giuseppe Conte ha postato sulla sua pagina Fb una sua replica a un articolo apparso oggi sul quotidiano ‘Il Foglio’ dal titolo ‘Intifada grillina’. Nel pezzo, a firma di Simone Canettieri, si fanno allusioni ai rapporti tra i pentastellati e alcune organizzazioni ‘terroristiche’ palestinesi.
La risposta di Giuseppe Conte al Foglio
“Gentile Direttore – inizia il presidente dei pentastellati rivolgendosi direttamente a Claudio Cerasa -, quest’oggi il suo giornale, al pari di un qualsivoglia giornaletto di partito, cede alla debolezza di pubblicare un articolo costruito su una artificiosa suggestione che vorrebbe addirittura alludere a rapporti, diretti o indiretti che siano, tra il M5S e organizzazioni ‘terroristiche’ palestinesi”.
“La prova regina di questa connessione sarebbe una visita degli onorevoli Davide Tripiedi e Stefania Ascari ‘nei campi profughi palestinesi in Libano’ (vergognosi!). Un ulteriore riscontro sarebbe nel fatto che, nel 2019, l’allora presidente della commissione Esteri di palazzo Madama Gianluca Ferrara ricevette in Senato il vicepresidente di una organizzazione noprofit, la Onlus Abspp, tale Sulaiman Hijazi (ma come si è permesso?). Il tutto mentre, scrive l’articolista, l’ambasciatore d’Israele proprio in queste ore avrebbe parlato di ‘ong che, con la scusa del supporto umanitario, finanziano i terroristi’ (ma non si comprende se trattasi di questa ong o di altre, l’articolista non lo precisa, ma va bene lo stesso, meglio alludere!)”.
La foto di Conte con Hijazi, della Onlus Abspp
“Ma non è tutto – prosegue ancora Conte -. Lo scenario si complica ulteriormente. Il 30 ottobre 2022 l’attuale tesoriere del M5S, Claudio Cominardi, va ad accogliere Talya, palestinese, all’aeroporto di Pratica di Mare (siamo al definitivo smascheramento!). Scatta nel lettore la ferma convinzione: siamo alla prova del nove. Talya deve essere una terrorista. Purtroppo rimarrà deluso. Talya è una bambina di soli due anni, portata in Italia in missione umanitaria, perché bisognosa di cure specialistiche”.
Per l’ex presidente del Consiglio, “l’’intifada grillina’, pennellata con finezza da questo giornale, si completa con il coinvolgimento del sottoscritto, quale leader del M5S. E qui il giornalista si supera perché arriva a esibire anche una prova fotografica. Si scopre che il tal Sulaiman Hijazi ha pubblicato su un suo profilo social una foto in cui compare accanto a me, scattata a settembre del 2022 in occasione di un mio passaggio a Milano. Qui una precisazione è d’obbligo: l’autore del pezzo ieri ha chiamato il mio staff della comunicazione. A niente sono valse le precisazioni che non ho mai avuto in agenda un incontro con l’associazione in questione e che la foto è stata scattata a Milano in occasione della campagna elettorale per le scorse elezioni politiche, una campagna contrassegnata da migliaia di altre foto e strette di mano con tantissime persone incontrate a margine di comizi e momenti elettorali”.
Troppi distinguo dai pentastellati nel condannare Hamas
Eppure, nonostante le giustificazioni addotte da Giuseppe Conte nel suo lungo post su Fb, permane l’impressione che il M5S voglia adottare, nei confronti dell’attacco di Hamas a Israele e della reazione che ne è seguita, un atteggiamento pilatesco. Così si è espresso in aula al Senato, per esempio, il senatore Bruno Marton (M5S) durante la discussione di mozioni sulla situazione in Medio Oriente: “Voglio sgombrare il campo da fraintendimenti: il M5S esprime assoluta condanna a questo infame atto di terrorismo, un crimine che non ha giustificazioni” ma “la violenza genera la violenza e non è mai la risposta e per questo pensiamo che il governo italiano debba rivolgere un appello a Israele perché eserciti il suo legittimo diritto di difesa nel rispetto del diritto umanitario internazionale. Capiamo che la sete di vendetta e il dente per dente siano le reazioni che possono apparire più giuste a fronte delle atrocità subite ma così si alimenta l’odio”.
Ascari (M5S): Hamas? Interroghiamoci sulle radici di questa violenza
A sua volta la deputata del M5S Stefania Ascari, a proposito dei suoi rapporti con la Onlus pro Palestina Abspp, accusata di essere vicina ad Hamas, così ha risposto all’Adnkronos. “Con il collega Tripiedi – ha detto – siamo andati a visitare i campi profughi, a portare aiuti, a vedere in che condizioni disumane vivono i palestinesi, ai quali vengono negati diritti basilari come scuola, sanità, lavoro”.
“I palestinesi – rimarca Ascari – sono costretti a vivere nel totale disprezzo delle convenzioni internazionali, è il popolo più dimenticato da tutti. Si condannano fermamente le disumanità di Hamas. Ma bisognerebbe anche interrogarsi sulle radici di questa violenza, che sono molto lontane”.