Crosetto: “Penso di annullare la festa delle Forze Armate il 4 novembre. C’è un rischio”
“Sto pensando di annullare la festa delle Forze Armate il 4 novembre” alla luce degli eventi in Medio Oriente. Così alla festa del Foglio si è espresso Guido Crosetto. “Non è giusto aumentare il fattore di rischio”, ha spiegato alla platea di Firenze. E’ un ministro della Difesa estremamente preoccupato per le ricadute del conflitto e per la sicurezza interna. In mattinata, da Cefalonia, aveva allertato sul pericolo del terrorismo che gli sconvolgimenti nel mondo possono provocare: “La guerra in Ucraina – aveva detto dall’isola graca- già aveva peggiorato il clima nel mondo. E la ferita che ora si è aperta sul Medioriente non può che aggravare questa situazione. Le conseguenze di guerre che sembrano lontane a noi alla fine arriveranno in tutto il mondo. E noi dobbiamo prepararci perché in un momento così non dobbiamo dividerci”.
“Faremo rientrare il contingente dei carabinieri di stanza a Gerico”
La situazione si fa sempre più delicata. L’intenzione, si precisa dal ministero della Difesa, è quella di annullare le cerimonie di contorno, previste al Circo Massimo a Roma. Mentre si svolgeranno regolarmente la cerimonia militare a Cagliari e la deposizione della corona all’Altare della Patria. “Probabilmente faremo rientrare il contingente dei carabinieri di stanza a Gerico- aggiunge- . Stiamo valutando. Ieri sera la situazione era tranquilla, oggi non lo è più. Si tratta di 22 carabinieri”, afferma non nascondendo la pericolosità del momento. “La soluzione è cercare di evitare che ci sia un’escalation. Gli Usa e Blinken mi pare si stiano attivando il più possibile per cercare di evitare un’escalation nella zona. Non li ho mai visti così fortemente impegnati”.
Terrorismo, Crosetto: “Non pensate che i francesi chiudano il Louvre con facilità…”
Ancora più chiaro: “”L’onda emotiva” per la guerra in Medio Oriente ” è destinata a non calare. Magari a essere alternante- ragiona Crosetto- . Io auspico di ritrovare un senso di comunità, perché forse non abbiamo capito che questa guerra avrà effetti anche su di noi”. Il riferimento immediato del ministro è il panico che si sta diffondendo in Francia: “Partirei da quello che è successo a Parigi dove il Louvre è stato chiuso. Non pensate che i francesi lo chiudano con facilità. Significa che temono che possano concretizzarsi anche a Parigi atti che, magari non sono di organizzazioni terroristiche°; ma di singoli che poi la situazione generale può in qualche modo portare a fare atti suicidi e atti di terrorismo”.
Crosetto: “Siamo sull’orlo di un precipizio”
“Israele ha subito un attacco senza precedenti con una violenza senza precedenti sulla popolazione civile e avrà una reazione senza precedenti”, ha proseguito il ministro della Difesa. “Israele è in guerra”, ha spiegato. “Quello che può succedere nei prossimi giorni può avere un effetto molto forte dal punto di vista dell’influenza sulla comunità occidentale. E immaginiamo quanto può averne sulla comunità araba e islamica, soprattutto in alcune zone limitrofe. La situazione dunque è quella di essere sull’orlo di un precipizio in cui alcuni Paesi che non sono intervenuti potrebbero farlo”. Uno scenario di grande allerta che il ministro mette in chiaro. I pericoli per la nostra sicurezza sono imprevedibili. “Non c’è nulla di pericoloso nelle manifestazioni in sé – spiega- sono le persone che sono pericolose, non le manifestazioni e le riunioni. E gli esempi sono tanti e sotto gli occhi di tutti. “Purtroppo abbiamo vissuto in tempi recenti fatti che magari non risalgono a organizzazioni criminali, che hanno studiato per anni un’azione. Ma a un pazzo che esce di casa e prende il coltello. Non c’è bisogno di una manifestazione perché faccia del male a qualcuno. Basta che scenda per strada o entri in una chiesa”. O in una scuola, come il liceo di Arras tragicamente dimostrato.