Destra a lutto: addio a Marco Martinelli, spirito “antico” che risolveva problemi con discrezione
Con la scomparsa prematura di Marco Martinelli, morto oggi a Roma a 61 anni dopo una lunga malattia, se ne va un politico che della passione e della militanza a destra aveva fatto la sua ragione di vita. Deputato per tre legislature (dal 2008 al 2018), prima con An e quindi col Popolo della libertà, attualmente era membro del Cda della Fondazione Alleanza nazionale nonché fondatore e vicepresidente dell’Associazione Altero Matteoli.
Figlio di Vittorio Martinelli, esponente di primo piano della destra capitolina, Martinelli era cresciuto a pane e politica. Arrivato negli uffici di via della Scrofa nel 1987, con il Msi, per alcuni decenni, assieme a Donato Lamorte e Rita Marino, era stato uno dei dirigenti chiave del partito.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa che in tutti i suoi incarichi, conservava uno stile riservato, pragmatico, ai limiti della timidezza. “Chiedi a Martinelli” rimbombava nelle stanze di via della Scrofa quando si doveva risolvere un problema complicato o trovare una soluzione alle questioni più spinose.
I funerali laici di Marco Martinelli martedì 10 ottobre alle 14 alla Fondazione An
La grande stampa (distratta dai pochi volti noti che vanno in tv) non sa che Martinelli ha già i galloni del generale (prima numero due dell’organizzazione, responsabile del tesseramento e coordinatore regionale del Lazio di An) quando il 18 luglio 2005 Gianfranco Fini, dopo aver azzerato i vertici del partito, lo nomina coordinatore nazionale. È un momento in cui il 42enne dirigente sa tenere la barra dritta e i nervi saldi in una fase di grandi fibrillazioni per la destra italiana.
I cronisti da rotocalco, superficialmente, lo etichettano come il “compagno di immersioni di Fini”, per la sua passione per il mare e per le immersioni subacquee. I colleghi di militanza sanno invece che possono contare su Martinelli in ogni occasione: leale, capace e franco come pochi. In una stagione della politica urlata, Martinelli rifugge dai taccuini e dalle dichiarazioni alla stampa. Refrattario anche ai social, nonostante la giovane età incarna uno spirito “antico”. Forse anche per questa attitudine, trova una sintonia umana e politica speciale in Altero Matteoli. Con il politico toscano instaura un rapporto quasi fraterno. E non a caso, alla morte di Matteoli, Martinelli si impegna a fondare l’Associazione che porta il suo nome.
Tra i primi a manifestare il cordoglio per la morte di Martinelli, sono proprio i figli di Altero Matteoli, Federico e Federica. «Marco era diventato, con gli anni, un amico sincero. Con lui abbiamo condiviso momenti difficili e gioie bellissime. Non lo dimenticheremo mai», fanno sapere i figli di Matteoli.
Anche il Secolo d’Italia si stringe nel dolore ai familiari di Marco Martinelli, alla moglie Giorgia, ai figli Federico e Vittorio e ai fratelli Laura e Giuseppe.
Lunedì 9 ottobre dalle 15,30 sarà aperta la camera ardente in via della Scrofa, 43 presso la Fondazione An. La camera ardente sarà aperta anche martedì 10 ottobre dalle 8,30 alle 11.
I funerali laici di Martinelli si terranno martedì 10 ottobre alle 14 in via della Scrofa, 43 presso la Fondazione An.