Donzelli: “Dopo un anno di governo FdI è ancora più forte: coerenza e serietà pagano”

23 Ott 2023 11:14 - di Natalia Delfino
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“Siamo sempre stati noi stessi anche quando sembrava essere controproducente. Siamo cresciuti senza cercare scorciatoie e difendendo gli interessi degli italiani“. All’indomani dell’evento diffuso di FdI “L’Italia vincente – Un anno di risultati”, che si è svolto in tutte le regioni italiane, a eccezione del Trentino dove c’era il silenzio elettorale, è il deputato e responsabile organizzazione del partito, Giovanni Donzelli, a tracciare un bilancio di un indubbio successo: 20 manifestazioni, 193 interventi tra membri del governo, parlamentari, governatori, assessori, eletti e dirigenti locali e, soprattutto, 15mila presenze complessive, “che segnano una partecipazione popolare da grande successo”.

Donzelli: “Dopo un anno di governo siamo un partito ancora più forte”

“Dopo un anno di governo siamo un partito ancora più forte, con gli iscritti in netta crescita e che continua a essere compatto e a confrontarsi sui temi. Con i piedi per terra continueremo a lavorare con lo stesso entusiasmo ma sempre con maggior determinazione nell’unico interesse degli italiani”, ha commentato ieri Donzelli, tornando oggi sul tema con un’intervista a Il Tempo. “Mi ricordo i primi tempi quando organizzavamo gli eventi ed eravamo soddisfatti se c’era qualche decina di persone. Poi però col tempo grazie a Giorgia Meloni abbiamo riempito, per esempio, piazza del Duomo a Milano durante la campagna elettorale. Questa mattina (ieri, ndr) c’erano più di 2500 persone e tante altre purtroppo non sono riuscite a entrare perché la capienza era arrivata al limite”, ha sottolineato il deputato di FdI, nel colloquio con Edoardo Romagnoli, che firma l’intervista.

“L’Italia vincente”: una prova superata anche dal punto di vista organizzativo

Un risultato pieno arrivato nonostante gli imprevisti e la necessità di mettere in campo uno sforzo organizzativo doppio. L’iniziativa, infatti, si sarebbe dovuta svolgere a settembre, a un anno dalle elezioni, ma la morte di Giorgio Napolitano proprio a ridosso dell’appuntamento e la coincidenza dei funerali di Stato ha spinto il partito a rinviarla, riprogrammandola per l’anniversario dell’insediamento. Un imprevisto cui FdI ha saputo fare fronte senza intoppi, perché “siamo un partito che conta molto sull’organizzazione sia a livello nazionale che nei vari territori”. “Siamo una macchina rodata”, ha commentato Donzelli, ricordando che, tra l’altro, “la novità è stato il collegamento video con tutti i territori”.

Donzelli traccia il suo bilancio di un anno di governo

Donzelli, quindi, sollecitato dalle domande, ha tracciato un proprio bilancio personale di questo primo anno di governo, tra ciò di cui va “più fiero” a ciò che cambierebbe. Alla prima categoria appartengono “le battaglie fatte dal governo in difesa della legalità e contro la criminalità organizzata”. “Penso al primo provvedimento sull’ergastolo ostativo con la difesa che è stata fatta quando si cercava di mettere in discussione il 41 bis. O il lavoro fatto da Chiara Colosimo in Commissione che ha portato alla luce delle verità mai emerse sulla strage di via D’Amelio. Un lavoro importante per la difesa della legalità, che per noi è fondamentale visto che tanti della nostra generazione hanno iniziato a fare politica dopo la stagione delle stragi di mafia del 1992-93”. Ciò che invece il deputato di FdI avrebbe voluto diverso è il contesto nel quale governo e maggioranza si sono trovati a operare. “Mi sarebbe piaciuto – ha chiarito Donzelli – aver ereditato una situazione più semplice e non trovarci a navigare in un mare in tempesta. Una parte di responsabilità ce l’hanno i governi che ci hanno preceduto e una parte le congiunture internazionali”.

I sentimenti di “disgusto” per la politica fatta di gossip e attacchi personali

Poi uno sguardo al futuro, per il quale “le priorità restano l’economia, la famiglia e la sicurezza. La strada intrapresa è la strada giusta ovviamente non abbiamo ancora raggiunto i risultati che ci siamo prefissati, ma intanto abbiamo rimesso il treno sui binari giusti”. Quanto agli attacchi e al metodo del pettegolezzo per colpire anche sul piano personale Donzelli ha sottolineato che “è disgustoso e qualifica chi pensa di fare politica così, ma per noi è un buon segnale perché vuol dire che non ci sono motivi concreti per attaccarci sulle nostre scelte politiche e sulle nostre capacità”. “Se l’unica cosa che trovano per attaccarci è il gossip vuol dire che il governo Meloni sta lavorando bene. È il segno anche di una politiche che in questi anni si è degradata, anche perché – ha concluso il responsabile organizzazione di FdI – era mancata, aveva rinunciato al proprio ruolo per far spazio ai tecnici”.

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