Dopo il Nobel alla Mohammadi, dal Parlamento europeo un premio postumo a Masha Amini e al suo coraggio

19 Ott 2023 14:10 - di Redazione
Masha Amini

Dopo il Nobel per la pace assegnato all’avvista iraniana in prigione Narges Mohammadi, ora – annunciato dalla presidente Roberta Metsola – arriva il Premio Sacharov che il Parlamento europeo ha assegnato a Mahsa Amini: la giovane iraniana morta sotto custodia della polizia, il cui decesso scatenò un movimento di proteste in tutta la Repubblica islamica, e al movimento Donna, Vita, Libertà. Un riconoscimento postumo dal forte valore simbolico, quella dell’istituzione europea, che rilancia il coraggio e il sacrificio delle donne di Teheran che hanno pagato con la vita o che stanno pagando con la prigionia il coraggio e la determinazione a ribellarsi a un sistema coercitivo e a norme discriminatorie imposte con la violenza.

Iran, il Parlamento europeo assegna il premio Sacharov a Masha Amini

«Il 16 settembre è stato l’anniversario dell’omicidio di Jina Mahsa Amini in Iran. Il Parlamento europeo è orgoglioso di sostenere i coraggiosi e i ribelli che continuano a lottare per l’uguaglianza, la dignità e la libertà in Iran», ha commentato allora Roberta Metsola. Aggiungendo a stretto giro: «Siamo al fianco di chi, anche dal carcere, continua a tenere vive le Donne, la Vita e la Libertà. Scegliendoli come vincitori del Premio Sacharov per la libertà di pensiero 2023, quest’Assemblea ricorda la loro lotta e continua a onorare tutti coloro che hanno pagato il prezzo più alto per la libertà».

Un riconoscimento postumo all’attivista morta e al movimento “Donna Vita Libertà”

La giovane curda Masha Amini aveva 22 anni quando il 13 settembre dell’anno scorso venne arrestata dalla polizia, secondo quanto riportato, per non aver rispettato la legge sul velo. Morì in un ospedale di Teheran tre giorni dopo, a seguito di violenze fisiche subite mentre era in custodia. La sua morte scatenò massicce proteste delle donne iraniane contro la legge sull’hijab e altre norme discriminatorie sotto lo slogan “Donna, Vita, Libertà”. In seguito alla repressione di queste proteste da parte del governo iraniano, il Parlamento europeo ha più volte condannato la «terribile» situazione dei diritti umani nella Repubblica islamica. Nell’ottobre 2022, gli eurodeputati hanno chiesto sanzioni contro le autorità iraniane coinvolte sia nella morte di Mahsa Amini. Che nella repressione. Esprimendo sostegno al movimento di protesta in Iran.

Michel (Pe): «Un premio con cui onoriamo il coraggio di Mahsa Amini e rendiamo omaggio a chi porta avanti la sua lotta»

La cerimonia di premiazione, allora, si svolgerà il 13 dicembre nell’emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo. Sul premio postumo a Mahsa Amini – che come anticipato, segue l’assegnazione del Nobel per la Pace all’attivista e giornalista iraniana Narges Mohammadi, al momento in carcere – ha commentato sui social anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Il quale, su Twitter (X) ha postato: «Con profonda ammirazione, celebriamo l’assegnazione del Premio Sacharov per la libertà di pensiero a Jina Mahsa Amini e al Movimento Donna, Vita e Libertà in Iran. Onoriamo il coraggio di Jina Mahsa Amini, che ha dato la vita per difendere i diritti delle donne. E rendiamo omaggio alle iraniane che portano avanti la sua lotta. La loro dedizione ci ispira nella nostra battaglia per la parità di diritti e libertà».

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