Effetto-Apostolico: nuove sentenze libera-migranti. Sarà lei il nuovo leader della sinistra?
Da Catania scatta l’effetto emulazione, prima in Toscana, poi di nuovo a Catania, dove ieri un collega del giudice Apostolico, i cui video sulla sua partecipazione a proteste contro la polizia ormai spuntano fuori come funghi, ha di fatto copiato la sentenza del giudice pro-migranti, decidendo di non convalidare i fermi disposti dai questori per i migranti, contravvenendo così ai dettami del governo contenuti del Dl Cutro.
Da Catania l’effetto emulazione delle sentenze Apostolico
Alla Procura di Catania il giudice Cupri non ha convalidato il trattenimento di sei migranti a Pozzallo, disposto dal Questore di Ragusa. Uno dei procedimenti riguarda un 37enne tunisino sbarcato il 3 ottobre a Lampedusa e poi trasferito a Pozzallo. Come nel caso della Apostolico, il giudice sottolinea, ricordando una decisione della Corte di giustizia dell’Ue, come “il trattenimento di un richiedente protezione internazionale” costituisca “una misura coercitiva che priva tale richiedente della sua libertà di circolazione e lo isola dal resto della popolazione, imponendogli di soggiornare in modo permanente in un perimetro circoscritto e ristretto”. “Ne discende – osserva – che il trattenimento costituendo una misura di privazione della libertà personale è legittimamente realizzabile soltanto in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge”. Nella sentenza c’è scritto che la Corte di Cassazione ha stabilito che “la normativa interna incompatibile con quella dell’Unione va disapplicata dal giudice nazionale”.