Enzo Tortora, caso unico di malagiustizia. Mollicone: «Visse la più feroce delle gogne»
«Enzo Tortora e la sua famiglia vissero sulla propria carne la più feroce delle gogne mediatiche. Poche eccezioni a questa regola spietata. Piero Angela, Enzo Biagi, Federico Fellini, Giorgio Bocca, Stefano Rodotà, Leonardo Sciascia, Indro Montanelli, Vittorio Feltri. E l’intera magistratura diede totale copertura prima al giudice istruttore che lo aveva fatto incarcerare senza prove e senza indizi, e poi ai pubblici ministeri che, senza prove e senza indizi, lo fecero condannare a 10 anni di carcere». Lo ha dichiarato Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, in occasione del ricordo di Enzo Tortora alla Camera. «I giornali definirono Di Pietro e Di Persia i “Maradona del diritto”, intendendo che fossero i migliori in circolazione», ha aggiunto. «Tutta la stampa, tranne poche eccezioni, si dimostrò subito convinta della colpevolezza di Tortora. Fu un caso di malagiustizia unico nella storia repubblica, e rappresenta tutte le storture del sistema. Negli ultimi dieci anni i cittadini reclusi in attesa di giudizio sono stati costantemente il 35 per cento dei detenuti, contro il 22 per cento della media europea, e 12 mila 583 persone sono state assolte o prosciolte negli ultimi tre anni dopo essere finite in carcere da innocenti».
«Il caso di Enzo Tortora resta esemplare»
«Un giudizio penale continua a richiedere in media sei-sette anni, tre volte la media europea», ha ricordato Mollicone. «Il tasso di sovraffollamento carcerario, che in Italia è mediamente del 119 per cento, raggiunge in Lombardia il 151 per cento, con punte del 184 per cento a Milano San Vittore e del 178 per cento nel carcere di via Gleno a Bergamo, la casa circondariale in cui Gaia Tortora andava a trovare suo padre durante i mesi di detenzione. In un solo anno, com’è accaduto nel 2022, ben 84 detenuti si sono suicidati negli istituti penitenziari italiani». «Il caso di Enzo Tortora resta esemplare anche per il comportamento dei media – ha sottolineato ancora l’esponente di FdI. «Il Ddl Nordio sulla riforma della giustizia va proprio in questo senso, tanto che è stato sostenuto anche da Gaia Tortora. L’abrogazione dell’abuso d’ufficio, la riformulazione del reato di traffico di influenze illecite, la stretta sulla pubblicazione del contenuto di intercettazioni sono misure per assicurare sì la certezza della pena ma anche il giusto processo».
Quell’arresto alle 4 di notte…
Immagini impresse nella mente di tutti. Alle 4 di notte Enzo Tortora, uno dei presentatori televisivi Rai più popolari, venne arrestato dai carabinieri per traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico. Una foto fece il giro del mondo: ritraeva Tortora all’uscita in manette dal comando del Reparto Operativo. L’inchiesta della procura di Napoli scosse il mondo dello spettacolo e turbò l’opinione pubblica.