Famiglie sempre più “mini”: il sorpasso delle coppie senza figli: le proiezioni 2022-2042 dell’Istat

9 Ott 2023 17:05 - di Angelica Orlandi
Istat famiglia

L’inflazione rallenta, non si arresta il calo strutturale delle nascite, gli stipendi attuali sono più vassi di quelli del 2019. Dono alcuni dati che emergono dall’Istat. Le Commissioni Bilancio di Camera e Senato sono riunite a  a Palazzo Madama per le audizioni sulla Nadef, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza. Al tavolo i rappresentanti di Cnel, che nei giorni scorsi ha bocciato la proposta delle opposizioni di introdurre il salario minimo; Istat, Corte dei Conti e Bankitalia. “Nel complesso, la Nadef proietta le finanze pubbliche lungo un percorso di convergenza e ritorno ai vincoli europei. Nel 2026 l’indebitamento netto ritorna al di sotto del 3% del Pil; grazie soprattutto ai margini di manovra forniti da saldi primari in miglioramento; e nonostante il peso crescente che la spesa per interessi mantiene nell’orizzonte di programmazione”.

Istat: gli effetti del Pnrr si vedranno nel 2024

Lo ha detto il presidente facente funzione dell’Istat, Francesco Maria Chelli in audizione sulla Nadef.  “Miglioramenti più rilevanti degli indicatori di finanza pubblica sono proiettati negli anni al di fuori dell’attuale periodo di programmazione coperto dalla Nadef”, ha aggiunto. Se “gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono per i prossimi mesi il permanere della fase di debolezza dell’economia italiana”, si segnala altresì che “lo stimolo agli investimenti fornito dalle risorse del Pnrr – prosegue il testo – dovrebbe manifestarsi più compiutamente a partire dal 2024; la realizzazione di investimenti pubblici e le riforme previste dal Pnrr sarà oltremodo rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di crescita previsti dal Governo”. E infatti

Non si arresta il calo strutturale delle nascite

Il dato che colpisce di più è il permanere stabile dell’Inverno demografico: “Non sembra arrestarsi il calo ormai strutturale delle nascite (213mila unità” nei primi sette mesi del 2023 ” -2,6% rispetto agli stessi mesi del 2022 e -10,2% sul 2019)”. Nella memoria dell’Istat dell’audizione sulla Nadef davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato si fa un identikiti delle “Famiglie mini”: con 2,13 componenti in media; genitori soli a 3 milioni, coppie senza figli superano quelle con figlie nel lungo periodo. I dati ridisegnano la ‘mappa’ delle famiglie italiane. Nei venti anni tra il 2022 e il 2042 si prevede una crescita del numero di famiglie, caratterizzate da una dimensione media sempre più piccola: da 25,3 milioni nel 2022 si arriverà a 26,2 milioni di famiglie nel 2042 (+3,4%), il cui numero medio di componenti scenderà da 2,32 persone a 2,13.

2022- 2042: le proiezioni delle famiglie

Secondo l’Istat, gran parte dell’aumento del numero complessivo di famiglie è dovuto alla crescita, assoluta e relativa, delle persone sole. Nel giro di venti anni questa tipologia familiare passerà da 8,4 a 9,8 milioni. Se nel 2022 chi vive solo rappresenta il 33,1% del totale delle famiglie; nel 2042 ne costituirà il 37,5%. Le famiglie monocomponente, a causa della loro composizione per età, hanno un importante impatto sociale: considerando che è soprattutto nelle età più avanzate che le persone sole aumentano in modo significativo. Già nel 2022 la quota di persone sole di 65 anni e più rappresenta circa la metà di chi vive da solo (48,9%); nel 2042 questa quota raggiungerà quasi il 60%.

Per le coppie con figli nei prossimi anni è prevista una diminuzione sostanziale. A causa dei bassi livelli di fecondità, tale tipologia familiare, che oggi rappresenta più di tre famiglie su dieci (31,9%)°; nel 2042 potrebbe scendere a un quarto del totale (25,3%). Tra il 2022 e il 2042 la loro consistenza diminuirebbe del 18%, passando da 8,1 a 6,6 milioni. Al contrario, in questi venti anni le coppie senza figli aumenteranno da 5,2 a 5,7 milioni, con un incremento del 9% e una quota sul totale che salirà dal 20,6% al 21,7%. Una tale riduzione della distanza numerica tra coppie con figli e quelle senza (oggi di 2,8 milioni ma nel 2042 di appena 900mila unità) lascia presagire che nel lungo termine si potrebbe assistere a un sorpasso delle seconde sulle prime. A livello nazionale si riscontra anche un lieve aumento dei genitori soli, che passeranno dal 10,7% del totale delle famiglie nel 2022 all’11,4% nel 2042, arrivando nel complesso a circa 3 milioni (2,3 milioni di madri sole e 700mila padri soli).

Retribuzioni reali sotto i livelli del 2009

Le retribuzioni reali sono tornate sotto i livelli del 2009. Per la straordinaria crescita dei prezzi nel 2022 (+8,7% misurata sulla base dell’IPCA) la differenza tra l’aumento dell’inflazione e quello delle retribuzioni contrattuali sull’intero periodo (2009-2023) è stato pari a 12 punti percentuali. Secondo l’Istat, la differenza di crescita tra salari e prezzi varia nei diversi settori: passa dai 4,1 punti per l’agricoltura e 4,7 punti per l’industria, dai 13,6 punti per i servizi privati ai 19,5 punti per la Pubblica amministrazione.

 

 

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