Forza Italia approva il documento di Paestum: siamo i riformisti del centrodestra. Quattro vice per Tajani

1 Ott 2023 12:17 - di Redazione
Paestum

Ora è ufficiale: la segreteria Tajani si allarga con 4 vice, compreso il vicario, il più votato. Il Consiglio nazionale di Forza Italia, riunitosi questa mattina a Paestum, ha votato all’unanimità una modifica allo statuto del partito che prevede appunto l’elezione di 4 vicesegretari. Approvata inoltre una modifica statutaria che prevede il pugno di ferro contro i ‘morosi’ azzurri: chi non si mette in regola pagando la quota dovuta (900 euro al mese), decadrà dagli incarichi di partito. Una stretta che segue le parole di Paolo Berlusconi sulla necessità che il partito diventi autonomo finanziariamente pur potendo godere dell’appoggio della famiglia del fondatore.

Il Consiglio nazionale ha anche approvato il “documento di Paestum” nel quale si sottolinea che Forza Italia è un ”movimento chiaramente alternativo alla sinistra in Italia e in Europa”. Che è “parte integrante del centro-destra, una coalizione politica nella quale noi crediamo fino in fondo proprio perché è stata una grande intuizione del presidente Berlusconi. Vogliamo ribadire al termine di questi tre giorni di confronto la nostra determinazione a rappresentare con impegno, credibilità e coerenza le idee riformiste, liberali, cristiane, garantiste, europeiste, atlantiche che definiscono l’identità di Fi che ne fanno un movimento politico unico nella realtà di oggi e nella storia della democrazia italiana”.

Nel documento si specifica infine che il partito si muoverà sempre nel solco del Ppe: ”Fi è un movimento che rappresenta con orgoglio in Italia la maggiore famiglia politica europea, quella popolare e liberale del Ppe”. Il consiglio nazionale – ha commentato Antonio Tajani – ”ha approvato una serie di modifiche statutarie”, in vista degli ”appuntamenti importanti” che ci aspettano fino al Congresso nazionale del 24-25 febbraio. In particolare, nei congressi provinciali, ha annunciato, saranno eletti anche i delegati nazionale per le assise di fine febbraio. Le modifiche allo statuto, ha detto Tajani, assicurano ”una fase di grande democrazia”.

 

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