Fuga da Gaza, pronta l’invasione ma l’Iran minaccia di entrare in guerra contro Israele
Gli occhi del mondo su quella piccola striscia di terra dalla quale si scappa e sulla quale potrebbe innescarsi un conflitto senza precedenti. Mentre Israele si prepara a un “attacco integrato e coordinato via aria, mare e terra” nella Striscia di Gaza, Tel Aviv fa sapere che ha aperto un nuovo corridoio umanitario a Gaza. Sono centinaia di migliaia le persone fuggite dal nord di Gaza dopo l’avvertimento israeliano di evacuare ma Israele garantisce che avvierà “operazioni militari significative” nella Striscia di Gaza solo una volta che i civili se ne saranno andati. Intanto si muove la diplomazia su tutti i fronti, anche se arrivano le prime minacce da Hezbollah, in Libano, e dai vertici dell’Iran, che ipotizzano un allargamento del conflitto in Medio Oriente, dagli effetti imprevedibili.
Gaza attende l’invasione, palestinesi in fuga
L’esercito israeliano ha dichiarato che i preparativi per un “attacco integrato e coordinato dall’aria, dal mare e dalla terra” contro la Striscia di Gaza, governata da Hamas, sono in fase di completamento. La minaccia di un’invasione di terra incombe da quando, una settimana fa, i combattenti di Hamas hanno lanciato migliaia di razzi verso Israele, hanno violato le difese di confine e si sono scatenati nelle comunità del sud di Israele che ha quindi isolato lo stretto territorio palestinese sul Mar Mediterraneo e ha bloccato l’ingresso di cibo, carburante, acqua e medicinali.
L’Iran minaccia di scendere in guerra
Sugli annunci di Tel Aviv, però, cala la minaccia iraniana. “Nessuno può garantire” il controllo della situazione se Israele invade Gaza, ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, mentre sembra avvicinarsi il momento dell’inizio dell’operazione di terra israeliana nella Striscia. “Un eventuale coinvolgimento diretto dell’Iran rappresenterebbe un salto di qualità senza precedenti negli equilibri del pianeta”, è il giudizio dell’ex ministro degli Ingerni Marco Minniti a ‘In mezz’ora’ su Rai3.
Israele ha comunque avvisato che avvierà “operazioni militari significative” a Gaza una volta che vedrà che i civili se ne saranno andati. Lo ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf). “La cosa importante su cui concentrarsi è che inizieremo operazioni militari significative solo quando vedremo che i civili avranno lasciato l’area”, ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus aggiungendo: “E’ davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore”.
Evacuati i cittadini americani
Inizierà domani l’evacuazione via mare da Israele dei cittadini americani. Lo ha annunciato l’ambasciata statunitense nello Stato ebraico, precisando che le operazioni scatteranno alle 8 del mattino ora locale (le 7 in Italia) da Haifa verso Cipro. Gli Stati Uniti stanno anche preparando dei voli per chi intende lasciare il Paese mentre sembra avvicinarsi l’inizio delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza.
Ucciso altro comandante Hamas
Intanto le forze armate israeliane hanno rivendicato l’uccisione in un raid a Gaza di Bilal al-Qadr, il comandante dell’unità di Khan Younis della Nukhba, reparto di elite di Hamas. Lo riporta il Jerusalem Post, precisando che l’operazione è stata diretta dallo Shin Bet e che al-Qadr è ritenuto responsabile per l’infiltrazione il 7 ottobre a Nirim e Nir Oz e delle successivi stragi nei due kibbutz meridionali. Ieri le forze israeliane avevano rivendicato l’uccisione di altri due alti esponenti di Hamas che hanno avuto un ruolo di primo piano nei massacri, Abu Murad e Ali Qadi.
Ieri le forze militari israeliane avevano rivendicato l’uccisione di Ali Muhammad Al Qadi (o Qadhi), il comandante “del disumano massacro” di sabato 7 ottobre contro Israele. Le forze israeliane hanno diffuso le immagini in bianco e nero del bombardamento, da parte di un drone, del sito in cui si sarebbe trovato al Qadi.