Gaza, assedio a nord: Israele incrementa truppe e operazioni di terra. La guerra dei negoziati sugli ostaggi
Mentre l’esercito israeliano incrementa di ulteriori forze di terra le truppe nel nord della Striscia di Gaza, nell’ambito di quella che ieri le autorità di Tel Aviv hanno definito una espansione dell’operazione, dalla Mezzaluna Rossa palestinese (Prcs) arriva la notizia secondo cui Israele avrebbe chiesto di evacuare immediatamente l’ospedale di al-Quds nella Striscia di Gaza, poiché starebbe «per essere bombardato». Uno sviluppo dell’ultim’ora, riferito su X dalla Mezzaluna Rossa. Riportato in apertura dal Guardian. E rilanciato in queste ore dal sito dell’Ansa.
Tele Aviv implementa gli schieramenti in campo e le operazioni di terra
Intanto, Tel Aviv implementa gli schieramenti in campo e le operazioni di terra. Dunque, aumenta il numero delle truppe israeliane dispiegate nel quadro dell’operazione nella Striscia di Gaza, controllata da Hamas. Le Idf hanno aumentato il numero di unità in campo nel contesto dell’ampliamento delle operazioni nell’enclave palestinese, scrive il Times of Israel, secondo cui le forze stanno intervenendo più in profondità nella Striscia rispetto ai giorni scorsi. Stringendo la morsa militare delle operazioni israeliane iniziate dopo il terribile attacco di Hamas del 7 ottobre.
Gaza, Israele riapre una conduttura d’acqua. Ripristinate le linee: anche telefoni e Internet riprendono a funzionare
Un massacro, quello di tre settimane fa, che ha scatenato la reazione di Israele. Così, mentre a Gaza vengono ripristinate le linee telefoniche, mobili e fisse, e lo stesso accesso a Internet – lo conferma la Palestine Telecommunications Company (Paltel) sul social X –. E con Israele che restituisce una parte delle forniture di acqua alla Striscia, con la riapertura della seconda delle tre condutture che riforniscono Gaza annunciata dal Cogat (Coordinatore delle attività del governo israeliano per i Territori), i soldati israeliani entrati sabato nella Striscia di Gaza avrebbero issato, o almeno sventolato, la bandiera israeliana in cima a un edificio evidentemente colpito da bombardamenti.
E in un video (da confermare provenienza e autenticità) soldati issano una bandiera israeliana a Gaza
Quanto meno è quanto emerge da un video condiviso online, che non è chiaro a quando risalga, a cui dedica un articolo anche il Jerusalem Post. La testata scrive a riguardo che si tratterebbe della prima volta da quasi 20 anni dal “disimpegno” del 2005. «Tre settimane dopo il crimine orribile (l’attacco di Hamas in Israele),« i soldati del 52esimo Battaglione della Brigata 401 hanno issato la bandiera di Israele nel cuore di Gaza, lungo la spiaggia», afferma la voce di un uomo nel filmato. «Non dimenticheremo – dice ancora nel filmato condiviso sui social anche dal giornale Israel HaYom, la cui autenticità non è possibile verificare –. Non ci fermeremo fino alla vittoria».
Netanyahu parla alla Nazione. La guerra degli ostaggi
Intanto, mentre il fronte di guerra estende i suoi confini e le forze israeliane in campo implementano schieramenti e operazioni di terra al nord, Netanyahu parla alla nazione. E avverte: «Siamo dentro Gaza, sarà una guerra dura e lunga ma sarà anche la vittoria del bene sul male». Mentre dalla trincea di guerra di prigionieri e ostaggi, il portavoce delle forze israeliane (Idf), Daniel Hagari fa sapere: «Stiamo facendo tutto il possibile per riportare tutti a casa. È una priorità assoluta». Ieri Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, ha affermato che il gruppo è «pronto a un accordo immediato per lo scambio dei prigionieri: tutti gli ostaggi, in cambio di tutti i detenuti». Una proposta che Hagari ha bollato come «terrorismo psicologico»…