Hamas pronta a rilasciare gli ostaggi in cambio della tregua. Meloni in campo con Re Hussein
Potrebbe essere vicina una svolta nel conflitto in Medio Oriente: Hamas sarebbe disponibile a rilasciare gli ostaggi se Israele dovesse fermare i raid sulla Striscia di Gaza. Lo ha sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, aggiungendo che sono intorno ai duecento le persone prigioniere al momento. I responsabili di Hamas “hanno dichiarato di essere pronti a prendere le misure necessarie per liberare i cittadini e i civili, detenuti dai gruppi di resistenza, ma il loro punto è che tali misure richiedono preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani su Gaza” ha detto il portavoce, mentre l’organizzazione islamista non si è pronunciata pubblicamente sul tema.
Hamas disponibile, Israele detta le condizioni
Il governo di Israele, però, avrebbe posto delle condizioni preliminari a una eventuale blocco dell’invasione: Tel Aviv “chiede di conoscere la sorte degli ostaggi” catturati da Hamas e portati a Gaza “prima di concordare eventualmente una tregua temporanea”. “Abbiamo sentito che non hanno problemi a continuare a resistere – ha detto Kanaani, riferendosi ad Hamas -. Ha detto che la resistenza possiede la capacità militare per continuare a resistere sul campo per molto tempo“. Israele e Hamas hanno entrambi smentito le notizie circolate in precedenza che parlavano di un accordo raggiunto per una tregua temporanea nella Striscia di Gaza.
Ancora 199 israeliani nelle mani dei terroristi
Sono 199, per la precisione, gli ostaggi israeliani presi da Hamas e portati nella Striscia di Gaza. Lo ha confermato il portavoce delle Forze della Difesa israeliana (Idf) Daniel Hagari in un briefing, spiegando che l’esercito ha provveduto a informare le famiglie dei rapiti ed è impegnato per la loro liberazione.
Meloni e Re Hussein di Giordania in campo per la liberazione degli ostaggi
Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi a Palazzo Chigi un incontro molto cordiale con Sua Maestà Abdallah II Ibn Al Hussein, Re di Giordania, a cui hanno preso parte anche il Vice Presidente e Ministro degli Esteri Tajani e il Vice Presidente e Ministro degli Esteri giordano Safadi. Nel corso del colloquio sono stati affrontati gli ultimi sviluppi in Medio Oriente, approfondendo in particolare le possibili iniziative per evitare l’allargamento della crisi in corso. L’Italia e la Giordania sono in prima linea per favorire la soluzione dei problemi umanitari più urgenti e per la liberazione degli ostaggi.
Il colloquio ha rappresentato anche un’occasione per uno scambio di vedute sulla necessità di rilanciare un orizzonte politico con le legittime Autorità palestinesi per il processo di pace israelo-palestinese. È stato rilevato che la tradizionale forte amicizia tra Italia e Giordania potrà contribuire ad affrontare le sfide complesse in corso nella regione.