Hamas rilascia due ostaggi americani. Meloni al Cairo per la Conferenza di pace e poi a Tel Aviv
Il fronte è caldo, caldissimo, con Israele che respinge le offerte di tregua e fa sapere di prepararsi a entrare con i soldati nella striscia di Gaza, ma intanto Hamas – dopo una giornata di offerte rifiutate – in serata ha annunciato di aver rilasciato due ostaggi, due cittadine americane, madre e figlia, per motivi umanitari. Il rilascio – scrive ‘Ha’aretz’ – è avvenuto con la mediazione del Qatar. In una dichiarazione, Hamas afferma che le due sono state liberate “per dimostrare al popolo americano e al mondo che le affermazioni di Biden e della sua amministrazione fascista sono false e infondate”.
Hamas libera gli ostaggi senza ottenere nulla da Israele
Madre e figlia verranno trasferite alla Croce Rossa Internazionale che le porterà in Egitto e quindi in Israele. Il trasferimento dovrebbe avvenire a breve, anche se non sono stati dati dettagli più specifici. La decisione di Hamas di rilasciare i due ostaggi è stata presa unilateralmente e Israele non ha offerto nulla in cambio.
Secondo le Forze di Difesa Israeliane (Idf), la maggior parte dei civili che sono stati presi in ostaggio da Hamas dopo l’attacco dello scorso 7 ottobre sono vivi. Una ventina di ostaggi hanno meno di 18 anni, mentre 10-20 di loro hanno più di 60 anni. Sale intanto a 4.137 morti e oltre 13.000 feriti a Gaza. Intanto, Israele sembra pronto a lanciare l’operazione di terra nella Striscia di Gaza mentre il valico di Rafah per fare entrare gli aiuti umanitari è ancora chiuso.
Meloni al Cairo per la conferenza di pace
La premier Giorgia Meloni arriva in Egitto per prendere parte alla Conferenza internazionale per la pace organizzata dal Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi sulla crisi in Medio Oriente. La presidente del Consiglio parteciperà al vertice sin dal mattino, per intervenire già alla prima sessione di lavoro. Successivamente, “molto probabilmente” – come fanno sapere fonti riservate – volerà anche in Israele per una visita di poche ore durante la quale ribadirà il sostegno dell’Italia allo Stato ebraico dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. In agenda un incontro con il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Gli incontri tra i leader europei
Al Cairo saranno ospiti del presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi i leader e i ministri degli Esteri di una ventina di Paesi. Il summit convocato da al Sisi – che dovrebbe concludersi con una dichiarazione finale alla quale si continua a lavorare in queste ore tra enormi difficoltà per limare un linguaggio che sia accettabile da tutti – chiederà “un avvio urgente delle discussioni per una soluzione complessiva del conflitto israelo-palestinesi, basata sulla soluzione dei due Stati”, fanno sapere fonti egiziane. Centrale sarà la questione dello sblocco degli aiuti umanitari, su cui continua un difficile negoziato che riguarda condizioni e restrizioni per evitare che arrivino nelle mani di Hamas.
Al summit mancheranno però tre dei protagonisti principali di questa crisi: Israele, gli Stati Uniti, ma qualora ci fossero non sarebbe ad alto livello, e poi l”Iran, il ‘padrino’ di Hamas, Hezbollah e Houthi che stanno infiammando tutti i fronti di guerra con lo Stato ebraico. Ci sarà invece il presidente palestinese Mahmoud Abbas e poi re Abdullah di Giordania, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il re del Bahrein Hamad bin Isa al Khalifa. Per la Russia dovrebbe esserci l’inviato per il Medio Oriente Mikhail Bogdanov.