Israele, rissa a La7 tra Battista e Gomez: “Studia la storia. Ma che giornalista sei?” (video)

26 Ott 2023 10:34 - di Federica Argento
Gomez Battista

Due visioni diametralmente opposte si scontrano sul conflitto israelo-palestinese: Pierluigi Battista e Peter Gomez durante la puntata di Tagadà, su La7 se le danno di santa ragione. La guerra tra Israele e Palestina tiene banco e divide. E’ toccato a due giornalisti solitamente pacati nell’ esporre i propri ragionamenti scontrarsi su ragioni sostanziali. Ad accendere la “miccia” il commento alle deliranti parole del leader turco Erdogan, che ha definito i miliziani di Hamas liberatori della propria terra e non terroristi. Gomez giustifica: “Che un membro della Nato definisca Hamas dei combattenti per la resistenza è significativo. E dovrebbe farci pensare in quale situazione ci stiamo cacciando, non per volontà nostra”. E poi aggiunge: “Ci sono delle cause storiche. Tutta la comunità internazionale, compresi i Paesi arabi e compresi noi, non ha voluto operare per risolvere la questione palestinese. Cosa è stato fatto in concreto per arrivare due popoli e due stati?”. Battista non ce la può fare ad ascoltare tale semplicismo e zittisce Gomez:

Pigi Battista: “Studia la storia”. Gomez: “Sei un tifoso”

“Dal 2005 Gaza non è più un territorio occupato: Sharon mandò via da là migliaia di ebrei. Perché invece di dare cibo, infrastrutture, sviluppo economico, hanno speso tutti quei soldi in questi vent’anni per costruire tunnel e le armi per distruggere Israele“. Ma non finisce qui. Il direttore del Fatto online non entra nel merito del raginamento storico e ribatte: “C’e Hamas, ma c’entrano qualcosa anche tutti quei milioni di bambini che vivono da quelle parti e che oggi muoiono sotto i bombardamenti? Non è un videogioco”. Battista fatica a far capire il nucleo del problema al collega. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. “Ma cosa c’entra? Ho detto che non è un territorio occupato. Lo capisci? Allora è colpa di Hamas se muoiono i bambini”, ribatte l’editorialista di Huffington Post, aggiungendo: “Perché la guerra santa si chiama Jihad, non è una guerra di liberazione nazionale come quella dell’Olp. Studia la storia”. Il resto è un crescendo.

Battista: “Lo stato palestinese non c’entra niente: c’è la Jihad”

Da questo momento in poi la tensione aumenta notevolmente. Gomez esagera e si fa irridente: “Ascoltando Battista, abbiamo la dimostrazione di come non ci sia alcuna volontà di discutere con serenità e razionalità di questa questione. Persino lui si trasforma in un tifoso”. Apriti cielo, “tifoso” è termine insulso, insolente, ignorante “di fronte a questa mostruosità che è sotto i nostri occhi”. Si arrabbia e a ragione Pigi Battista: “Sto parlando della caccia all’ebreo e tu parli di tifo? Io sono contro questa mostruosità che è accaduta e che voi, compreso te, non riuscite a capire; dicendo che è un problema di questione dello stato palestinese. Che non c’entra niente. Perché c’è la Jihad islamica. Come il Bataclan”. Capito?

Battista: “ma come fai a non capire?

Il finale è incandescente: Gomez insiste e Battista sbotta: “Tu non hai il monopolio dell’indignazione. Chiaro? Non è che tu puoi dire qualsiasi cosa e l’altro deve essere sempre moderato”. “Sembri un pazzo”, tenta di buttarla in caciara Gomez. Replica lucida dell’editorialista dell’HP: “Tu sei un pazzo perché dici delle cose che non hanno senso: parli dello stato palestinese quando c’è la Jihad islamica. Ma che giornalista sei, senza capire la differenza tra queste due cose? Ma come è possibile?

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