Israele sotto attacco, anche Hezbollah lancia razzi dal Libano. Hamas: “L’Iran ci ha sostenuti”
Israele sotto attacco: una escalation senza fine. E mentre l’esercito israeliano è in azione per liberare gli ostaggi, quello che si temeva, accade: anche Hezbollah lancia razzi dal Libano. Contemporaneamente, in un attacco concentrico che fomenta anche una guerra di annunci e intimidazioni, un portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, dichiara alla Bbc che nel suo attacco contro Israele l’organizzazione ha ricevuto il sostegno dell’Iran. Intanto, il bilancio delle vittime si aggrava.
Israele sotto attacco, si aggrava il bilancio: nel Paese 300 morti e quasi 2000 feriti
L’attacco di Hamas contro Israele ha causato finora la morte di 300 civili e uomini delle forze di sicurezza israeliane, il ferimento di quasi 2000 persone e un numero imprecisato di rapiti dal sud di Israele e portate nella Striscia di Gaza e più di 200 vittime e quasi 1800 feriti tra i palestinesi. È lʼescalation più grave delle decennali tensioni tra i due fronti, con attacchi senza precedenti, come non si vedeva forse dai tempi della guerra dello Yom Kippur, scatenatasi sempre in ottobre, ma di 50 anni fa. L’apice sanguinoso si mesi di attacchi reciproci tra Israele e gruppi palestinesi radicali. Il culmine di controffensive, raid, vittime e feriti.
Attacchi dal nord: anche Hezbollah lancia razzi su Israele dal Libano
Un’apocalisse di offensive e controffensive in cui, come si temeva, si è inserito ora anche il movimento islamico sciita libanese di Hezbollah, che ha rivendicato il lancio di colpi di mortaio verso il nord di Israele. In una nota, il gruppo terroristico afferma di aver preso di mira tre siti militari israeliani nella regione contesa del Monte Dov in solidarietà con l’attacco di Hamas contro Israele, dichiarando che l’attacco con «un gran numero di razzi e proiettili» è stato condotto in solidarietà con la «resistenza palestinese». Le forze di difesa israeliane non hanno riportato feriti e hanno affermato di aver risposto con colpi di artiglieria. Sono state «adottate misure in preparazione di questo tipo di possibilità. E continueremo a operare in tutte le regioni e in qualsiasi momento necessario per garantire la sicurezza dei civili israeliani», riferisce l’Idf in sugli attacchi.
Una nuova incursione nel sud di Israele dei jihadisti di Hamas
E mentre le condanne arrivano da Usa e Europa. Mentre il mondo attonito per il violentissimo attacco missilistico e via terra scagliato da Hamas contro Israele, continua a chiedersi come sia stato possibile che un Paese che vanta uno dei più rinomati servizi di intelligence, oltre che un esercito strutturatissimo, sia stato colto di sorpresa in questo modo, l’offensiva non accenna a placarsi. Questa mattina i jihadisti di Hamas hanno tentato una nuova incursione nel sud di Israele, nella zona di Eshkol. Lo riporta l’emittente Channel 12 citando abitanti nel kibbutz. Le Forze di difesa israeliane (Idf), che insieme alle unità speciali si stanno dirigendo nell’area, hanno riferito che le forze navali hanno sventato un tentativo di infiltrazione di cinque terroristi a Zikim Beach. L’esercito ha condiviso un video in cui si vede la neutralizzazione dei miliziani.
Esercito d’Israele: «Ripresi gran parte dei luoghi infiltrati da Hamas»
L’Idf sta affrontando i militanti di Hamas in otto aree di Israele, afferma il portavoce, il tenente colonnello Richard Hecht, in un briefing. Le forze di difesa israeliane, ha spiegato, hanno «ripreso il controllo di 22 località nel sud» che erano state invase dai militanti di Hamas. Ma li stanno ancora affrontando in otto località. L’obiettivo principale, ha spiegato Hecht, è quello di confermare che «quelle comunità sono libere da terroristi». E ancora. L’esercito israeliano ha fatto sapere che 10 palazzoni, dove si trovavano installazioni militari di Hamas, sono stati colpiti durante raid aerei notturni condotti sulla Striscia di Gaza.
Liberata la stazione di polizia di Sderot occupata dai miliziani di Hamas
E ancora. Mentre l’aviazione israeliana ha colpito più volte durante la notte Hamas a Gaza, l’esercito è impegnato contro i miliziani infiltratisi nei kibbutz a ridosso della Striscia. Secondo fonti militari, i residenti dei kibbutz Be’eri e Ofakim, asserragliatisi nelle abitazioni, sono stati salvati dalle forze di sicurezza. La stazione di polizia di Sderot, occupata dai miliziani di Hamas, è stata liberata con l’uccisione di 10 estremisti.
Israele, oggi il Consiglio di sicurezza dell’Onu
Non solo. Secondo le ultime informazioni che arrivano dal fronte israelo-palestinese, a essere colpito anche il quartier generale dell’intelligence di Hamas. L’aeronautica militare israeliana ha diffuso filmati in cui mostra gli attacchi contro obiettivi del gruppo terroristico senza specificare quali. L’emittente pubblica israeliana Kan ha spiegato che sono state attaccate le case di alti funzionari di Hamas. Oggi si riunisce il Consiglio di sicurezza Onu per una riunione d’emergenza su cui aleggia lo spettro di una «guerra lunga e difficile». E il politologo Ian Bremmer assevera l’entità della crisi internazionale in corso: «L’accordo Israele-Arabia Saudita era vicino. Ora è morto».