Israele, vertice telefonico a 6 sulla guerra: c’è anche Meloni. Focus sulla protezione dei civili
Il diritto di Israele a difendersi e il rispetto del diritto internazionale umanitario, con un focus sulla protezione dei civili, sono stati al centro di un vertice telefonico tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente Usa, Joe Biden, il primo ministro britannico, Rishi Sunak, il primo ministro canadese, Justin Trudeau, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Al centro della telefonata l’evoluzione del “conflitto in corso tra Israele e l’organizzazione terroristica Hamas”.
La dichiarazione congiunta di Italia, Usa, Regno Unito, Canada, Francia e Germania
“I Capi di Stato e di Governo – si legge nella dichiarazione congiunta diffusa da Palazzo Chigi – hanno ribadito il loro sostegno a Israele e il diritto di quest’ultimo di difendersi dal terrorismo, e hanno invocato il rispetto del diritto internazionale umanitario, ivi compresa la protezione dei civili. Hanno accolto con favore la liberazione di due ostaggi e hanno richiesto l’immediato rilascio di tutti gli altri ostaggi. Si sono altresì impegnati ad uno stretto coordinamento per sostenere i loro cittadini presenti nella regione, in particolare quelli desiderosi di lasciare Gaza”.
Focus sul diritto di Israele a difendersi e sulla protezione dei civili
“I Capi di Stato e di Governo – prosegue la nota – hanno accolto con favore l’annuncio dei primi convogli umanitari che hanno raggiunto i palestinesi bisognosi di soccorsi a Gaza e hanno espresso il loro impegno a continuare a coordinarsi con i partner della regione per garantire un accesso duraturo e sicuro a cibo, acqua, cure mediche e altra assistenza necessaria per soddisfare le esigenze umanitarie. I Capi di Stato e di Governo si sono impegnati a continuare uno stretto coordinamento diplomatico, anche con i partner chiave della regione, per prevenire l’estendersi del conflitto, preservare la stabilità in Medio Oriente e lavorare verso una soluzione politica e una pace duratura”.