La mossa a sorpresa di Putin: Mosca avvia contatti con Hamas per far liberare gli ostaggi
Dopo l’attacco mediatico di Biden e Von der Leyen che hanno equiparato il presidente russo Vladimir Putin ai terroristi di Hamas, arriva la controffensiva diplomatica di Mosca. La Russia ha contatti con Hamas per cercare di ottenere il rilascio degli ostaggi rapiti in Israele. Lo ha detto l’ambasciatore russo a Tel Aviv, Anatoly Viktorov. “Naturalmente – ha detto il diplomatico in un’intervista a Izvestia, ripresa dall’agenzia Tass – abbiamo contatti con rappresentanti di Hamas, mirati prima di tutto a ottenere il rilascio degli ostaggi”.
Putin tratta per liberare gli ostaggi rapiti dai terroristi palestinesi
La Russia definisce intanto provocatorie le dichiarazioni del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, secondo cui ci sono somiglianze tra la Russia e il movimento islamico palestinese Hamas. Lo ha dichiarato sul proprio canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Le dichiarazioni di Ursula von der Leyen sono una manifestazione di una forma estrema di nazionalismo e xenofobia, una provocazione volta a incitare all’odio religioso ed etnico”, ha scritto Zakharova.
Sul fronte diplomatico, la tensione in Medio oriente viene resa plasticamente dalle parole dell’ambasciatore palestinese a Mosca, Abdel Hafiz Nofal. “L’Egitto, la Giordania e il Libano proabbilmente entreranno nel conflitto in Medio Oriente con l’inizio dell’operazione di terra israeliana nella Striscia di Gaza”, ha detto il diplomatico palestinese alla Tass. “La decisione di Israele di lanciare un’operazione di terra nella Striscia di Gaza e’ un grosso errore”, ha avvertito Nofal. “I palestinesi, nonostante le dichiarazioni sull’inizio dell’operazione di terra da parte di Israele, non intendono lasciare la loro terra”, ha spiegato l’ambasciatore.
Le relazioni pericolose tra il governo russo e i terroristi palestinesi
A proposito delle relazioni pericolose tra Hamas e Mosca arriva uno scoop del sito Open di Enrico Mentana. Il sito di Hamas utilizza infatti server russi per pubblicare i suoi contenuti online. Questo è quanto emerge da un’indagine approfondita condotta da Open, che partendo dall’analisi del dominio ‘Hamas.ps’, è riuscita a dimostrare come l’organizzazione mantenga attivo il proprio sito web nonostante sia riconosciuta come terroristica e quindi sulla lista nera di tutti i domini occidentali. “Abbiamo controllato, partendo dall’analisi del dominio Hamas.ps. Questo risulta legalmente registrato nel 2011 presso l’ente The Palestinian National Internet Naming Authority (PNINA), ottenendo un serie di informazioni completamente pubbliche che ci portano in un altro Paese del mondo: la Russia”, ha svelato il giornale.
I server del sito di Hamas ospitati a Mosca
Tutti i server del sito di Hamas “puntano al dominio russo ‘selectel.ru‘ – si legge – abbiamo provato a individuare a quale IP viene reindirizzato il dominio, effettuando un semplice ping e anche in questo caso si tratta di un IP russo”. L’Ip farebbe capo alla società VDSINA-AS Hosting technology Ltd, con sede nelle vicinanze di Mosca. Anche le applicazioni Viewdns.info e Whois.domaintools.com hanno contribuito a confermare “che il dominio Hamas.ps punta a quello specifico indirizzo IP russo”.