Lavoro, la soddisfazione di FdI. Urso: «Ora rendiamo strutturale il taglio del cuneo fiscale»
Tace (e si capisce) l’opposizione sui dati Istat sul lavoro che hanno appena certificato l’ottimo stato di salute dell’Italia sul fronte della lotta alla disoccupazione, compresa quella giovanile e compresa quella che spesso arriva alla scadenza di un contratto a tempo determinato. L’occupazione, come abbiamo analiticamente riferito in un precedente servizio, è infatti salita di 550mila dipendenti permanenti e di 48mila autonomi, mentre è diminuita la disoccupazione (22 per cento, pari a -0,1), compresa quella under 30 così come sono calati i contratti a tempo determinato (-74 mila unità).
L’opposizione non commenta i dati Istat sul lavoro
Dati tra sé coerenti nel segnalare la distanza abissale tra economia reale e disfattismo da talk-show, dove ogni occasione è buona per accreditare scenari apocalittici sul fronte della tenuta economica del Paese. Tutto falso. E questo spiega perché l’opposizione abbia accolto con imbarazzato (ma eloquente) silenzio gli odierni dati sul lavoro. E perché a commentarli siano soprattutto esponenti del governo e della maggioranza. Tra i primi, spicca il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che in un post su X dà conto dell’importante risultato ottenuto: «Quasi 60mila occupati in più ad agosto, +523 mila in un anno».
Schifone (FdI): «Fotografia di un’Italia vincente»
Per poi aggiungere: «Con il governo Meloni si raggiunge il record storico di occupazione nel nostro Paese, il 61,5 per cento. E crescono soprattutto i contratti a tempo indeterminato. Siamo sulla strada giusta: ora premiamo chi lavora con il taglio strutturale al cuneo fiscale». Nella sua scia anche Marta Schifone, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro. «La fotografia che ne deriva – dice commentando i dati Istat – è quella di un trend positivo e di una Italia competitiva e vincente». Un ottimismo, quello dei due esponenti di FdI, condiviso anche da Confesercenti, che parla di «buone notizie dal fronte del lavoro». Anche l’associazione sottolinea i «livelli record». I dati Istat, conclude Confesercenti, suonano «conferma di una stabilizzazione, in senso positivo, del mercato del lavoro».