L’economia circolare, strumento a cavallo tra gestione dei rifiuti e produzione di nuovi beni

17 Ott 2023 10:00 - di Mauro Rotelli

Nel panorama attuale, la gestione sostenibile delle risorse e la lotta al cambiamento climatico sono diventate priorità inderogabili. L’adozione di pratiche che promuovano la sostenibilità ambientale è fondamentale per garantire un futuro prospero ed equo per le generazioni a venire. In questo contesto, l’economia circolare si sta affermando come uno strumento cruciale per affrontare sfide quali la corretta gestione dei rifiuti e la produzione di nuovi beni ed energia.

Economia circolare, ambiente ed energia

Come noto, l’approccio dell’economia circolare mira a ridurre al minimo lo spreco di risorse e a massimizzare l’utilizzo di materiali già esistenti. Si basa sulla riparazione, il riutilizzo e il riciclaggio dei prodotti e dei materiali, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere una crescita economica sostenibile. Uno dei pilastri è la gestione responsabile dei rifiuti. Questo implica non solo la raccolta differenziata e il riciclaggio, ma anche la prevenzione della produzione e la riduzione degli sprechi. Un ruolo fondamentale è poi giocato dal mondo dell’industria, con le aziende che possono contribuire in modo significativo attraverso l’adozione di pratiche di produzione più sostenibili e la progettazione di prodotti che consentano un facile smontaggio e riciclaggio. L’adozione dell’economia circolare non porta solo benefici ambientali, ma anche vantaggi economici significativi. La riduzione dei costi legati all’approvvigionamento di materie prime e alla gestione dei rifiuti, insieme all’apertura di nuove opportunità di business nel settore delle tecnologie sostenibili, promuove una crescita economica stabile e resiliente. Nell’economia circolare il tema della sostenibilità ambientale si collega dunque con quello delle risorse energetiche.

Un esempio: cosa prevede il PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), partendo dall’economia circolare, si propone come guida verso una maggiore sicurezza energetica per il futuro dell’Italia. L’ambizione è chiara: costruire un Paese sostenibile e energeticamente sicuro, puntando sull’innovazione e la gestione oculata delle risorse a disposizione. Il PNRR destina risorse significative per la produzione di biometano, ottenuto da biomassa agricola e rifiuti. Questa iniziativa non solo rappresenta un esempio virtuoso di riciclo, producendo fertilizzante naturale come il compost, ma contribuisce anche alla produzione di biometano attraverso la digestione anaerobica. Tale processo, unito al compostaggio, avviene in un impianto integrato che funge da centro per il riciclo e la produzione di ammendante per il suolo.

Il piano promuove progetti “flagship”

Tuttavia, l’impianto non si limita solo a essere un hub di riciclo, ma si trasforma in una vera e propria “bioraffineria”. Questa struttura contribuirà a sostituire il gas di importazione con una fonte nostrana e rinnovabile, promuovendo la sicurezza energetica del Paese. Ma le ambizioni del PNRR non si fermano qui. Il piano promuove progetti “flagship” altamente innovativi, concentrati sul riciclo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). L’obiettivo è duplice: prevenire smaltimenti errati o illegali di questi rifiuti e creare le condizioni per recuperare materie prime critiche, incluse le “terre rare”, fondamentali per lo sviluppo di settori strategici come le energie rinnovabili, la mobilità elettrica e le tecnologie digitali.

L’economia circolare strumento per le  nuove sfide 

In conclusione, l’economia circolare si presenta come un potentissimo strumento per affrontare le sfide ambientali e promuovere una crescita economica sostenibile. La sua adozione richiede un impegno collettivo da parte di governi, industrie e consumatori, ma i benefici a lungo termine per il pianeta e per l’economia sono tangibili e duraturi. Investire in un futuro circolare significa investire in un futuro sostenibile e prospero per tutti.

 

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