Lucca, a bloccare via Pertini è stata la sinistra. Il sindaco Pardini la smaschera carte alla mano (video)

24 Ott 2023 9:28 - di Gigliola Bardi
via pertini lucca

Colpo di scena sull’affaire “via Pertini” a Lucca. Dopo giorni in cui la sinistra ha montato la gazzarra contro il centrodestra che avrebbe bloccato l’intitolazione, si scopre che fu invece l’amministrazione guidata dal dem Alessandro Tambellini a imporre lo stop a una proposta in tal senso del suo predecessore di centrodestra Mauro Favilla. A rivelarlo è stato l’attuale primo cittadino, Mario Pardini, che fin da subito ha denunciato tutta la strumentalità della battaglia ingaggiata dall’opposizione.

Pardini smaschera le bugie della sinistra su “via Pertini” a Lucca

“È stato il centrosinistra, con l’amministrazione Tambellini, a cancellare l’intitolazione di una via a Sandro Pertini nel 2012 dopo che la stessa era stata prevista dalla giunta Favilla fin dal 2009. Quella del centrosinistra è stata dunque un’azione premeditata che ha recato un grave danno di immagine alla città”, ha chiarito Pardini, in una conferenza stampa con la giunta, nella quale, carte alla mano, ha messo una “pietra tombale” sulla vicenda.

Le delibere che incastrano l’attuale opposizione

Mostrando due delibere, il sindaco ha spiegato che l’iter per una strada da intitolare a Pertini era già partito nel 2009 su input dell’allora amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Favilla. L’iter però si è interrotto quando la giunta di centrosinistra della prima amministrazione Tambellini aveva revocato l’atto, costituendo la commissione viaria. Quando la commissione ha ripreso il percorso, ha aggiunto il Pardini, il nome di Pertini (e quello dell’ex presidente Giuseppe Saragat) era sparito dall’elenco delle intitolazioni, pur rimanendo nel sistema informativo del Comune come procedimento “avviato e poi annullato”, tanto che alcuni stradari danno il nome di via Pertini alla traversa IV di via Nuova per Pisa a Santa Maria del Giudice.

La sinistra non si smentisce mai…

A smascherare la manovra sinistra di questi giorni ci sono state fin dai primi momenti due circostanze in particolare: la prima, legata al fatto che l’intitolazione era stata proposta con una mozione in Consiglio e non in Commissione toponomastica, come prassi vorrebbe; la seconda, che nei dieci anni di governo di centrosinistra, prima della vittoria di Pardini nel 2022, l’allora maggioranza non si era posta il problema di intitolare una strada al presidente partigiano. Strumentalità e cattiva coscienza facili da intuire e che ora trovano conferma nelle carte. Restituendo per l’ennesima volta l’immagine di una sinistra che, tanto a livello locale come a livello nazionale, è disposta a tutto pur di attaccare l’avversario. E poco conta se poi, ad andarci di mezzo, c’è il bene comune che si dovrebbe tutelare.

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