Meloni in Mozambico: “Il rapporto con l’Africa è strategico, scriveremo insieme il piano Mattei” (video)
«Con il presidente Nyusi abbiamo parlato anche di lotta al terrorismo. La stabilità e la pace sono del resto alla base di ogni investimento strategico. Noi invitiamo le nostre aziende a investire e fare sempre di più. Ma centrale in questo è anche il lavoro che facciamo nella lotta terrorismo». Sono le parole di Giorgia Meloni, al termine della visita lampo in Mozambico durante la conferenza stampa congiunta con il della Repubblica del Mozambico, Gilipe Nyusi. Sul fronte mediorientale, la premier si è detta preoccupata per possibili escalation: «Bisogna evitare che la situazione sfugga al controllo e rafforzare la sicurezza nei nostri luoghi sensibili, per combattere l’effetto emulazione».
Visita lampo di Meloni in Mozambico
«L’Italia partecipa a missioni internazionali e siamo sempre pronti a fare la nostra parte. Perché senza stabilità è molto più difficile produrre benessere», ha aggiunto Meloni. Che ha confermato l’idea europea di costruire un approccio nuovo con il continente africano, «che non sia predatorio e paternalistico». Piuttosto «va sostenuta con le ricchezze che ha, per far sì che possa vivere di sviluppo e di benessere grazie a quelle ricchezze con l’aiuto di nazioni che investono e costruiscono rapporti di lungo periodo».
“Abbiamo parlato di terrorismo e cooperazione”
Un iter già sperimentato in Mozambico, «particolarmente all’interno di progetti legati all’energia», ha chiarito la premier. «Ma può accadere anche in molti altri ambiti come l’agricoltura e le infrastrutture. Sono ancora molti gli ambiti in cui possiamo sperimentare la nostra collaborazione, in vista anche del progetto strategico che presenteremo nella Conferenza Italia-Africa che abbiamo dovuto rimandare per l’emergenza internazionale».
“Scriveremo insieme il piano Mattei”
Il presidente del Mozambico ha garantito il suo aiuto nella stesura del “Piano Mattei”. «Non ci sarebbe niente di nuovo nello scrivere un piano da presentare all’Africa. La novità è scriverlo insieme e capire quali sono le priorità. L’Africa non è un continente povero ha tantissime materie prime ma dobbiamo aiutare e sostenere le nazioni a processare le materie prime e vivere di quelle risorse». Meloni ha dunque sottolineato che, oltre che sul fronte energetico -“fiore all’occhiello” della cooperazione tra i due Paesi – ci sono prospettive anche per l’agricoltura, su cui il know how e la tecnologia italiana possono aiutare le aziende locali e il turismo.
“Sarei voluta stare di più…”
Al termine del bilaterale il presidente del Consiglio ha detto che avrebbe voluto rimanere più a lungo. «È stata una visita sicuramente breve ma c’è una situazione non facile a livello internazionale. Ho preferito comunque non far mancare la mia presenza perché le nostre sono nazioni che hanno un lunghissimo portato di cooperazione, sono legate da una amicizia profonda. Che si basa su un partenariato unico, frutto anche del ruolo di mediazione che l’Italia svolse per porre fine alla guerra civile».
Lungo e cordiale colloquio con Nyusi
Con Nyusi, ha rimarcato Meloni, «abbiamo avuto un lungo e cordiale colloquio. Abbiamo fatto il punto sull’eccellente collaborazione e siamo d’accordo che si possa fare di più. Il Mozambico ha enormi prospettive e potenzialità, ha un ruolo molto importante sul piano geostrategico per l’area dell’Indo-pacifico la cui stabilità è fondamentale. I nostri rapporti commerciali sono molto solidi, l’Italia ha un ruolo significativo dal punto di vista infrastrutturale, e possono allargarsi a nuove e maggiori forme di cooperazione».