Nel nome di Norma Cossetto. Commozione al Cis con Menia, Frassinetti, Carla Cace e Olmi
‘E allora , le foibe? E allora si è commemorato al Cis di Viale Etruria il martirio di Norma Cossetto , medaglia d’oro al valor civile , a 80 anni dalla sua scomparsa. Un incontro intenso, toccante. In apertura la presentazione di un documentario realizzato dall’associazione Dalmata, la più antica associazione dell’ Istria, ha commosso i tnti presenti nella Sala convegni del Cis di Domenico Gramazio. Commosso Roberto Menia, che ha ricordato l’iter parlamentare che ha portato all’approvazione del ddl foibe per stimolare il ricordo di una carneficina costata migliaia di morti.
L’incontro
Si è definito figlio dell’esodo istriano Menia, che ha ripercorso le tappe della tragedia delle foibe e del cover up che ne è conseguito. Paola Frassinetti, sottosegretario all’istruzione, ha ricordato gli anni della militanza nell’Msi, quando ai comizi milanesi si vedevano queste donne belle, bionde, con una storia triste da raccontare: erano le istriane, le dalmate, che si portavano dietro una tragedia, che la maggioranza degli italiani ignorava. Carla Cace, Presidente dell’associazione nazionale dalmata , nonché prima donna a ricoprire questo ruolo , è esule di terza generazione. Ha ricordato gli anni in cui , da studente , nessun libro di testo riportava la parola ‘foiba’. Dramma europeo, ha sottolineato Silvano Olmi, presidente del comitato 10 febbraio, perché nelle foibe non sono stati gettati solo italiani, ma anche montenegrini e persone delle varie etnie ritenute nemiche dei titini. Violentate , donne dai 10 ai 70 anni, martirizzate prima di essere gettate vive in un abisso senza fine. Intenso intervento di Antonella Mattei, a concludere un incontro fortemente voluto dal Cis.